Sanremo, a Sts Communication l’appalto sugli schermi a led

Sarà «Made in Bresso» lo schermo a led del Teatro Ariston sul quale Carlo Conti leggerà il nome del vincitore di Sanremo 2025. Sts Communication, società del comune dell’Hinterland milanese che fornisce servizi audio-video per i comparti musica, cinema, televisione ed eventi, si è infatti aggiudicata i due lotti della commessa Rai relativa al prossimo Festival della canzone italiana per un valore superiore ai 315mila euro.

Presidiare il Festival per presidiare la musica

«Sanremo», sottolinea il direttore generale Alberto Azzola, «è una di quelle cose che devi fare almeno una volta nella vita, se fai il nostro mestiere. Servire l’evento, al di là del valore della commessa, ha un’importanza strategica perché significa presidiare la musica che per noi resta il settore più importante». La musica vale infatti il 30% del giro d’affari di Sts Communication che nel 2023 si è attestato sui 27 milioni.

Dai Måneskin a Laura Pausini

«Se teniamo dentro tutto l’entertainment», continua Azzola, «si sale al 45 per cento». La produzione video (ossia riprese delle immagini e diffusione su maxischermo) del tour mondiale dei Måneskin, nonché quelle dei recenti tour di Max Pezzali, Sfera Ebbasta e Ultimo sono opera di Sts Communication. La società, che dà lavoro a 130 persone più una media di 60 tecnici collaboratori per ogni giornata di servizio, produce anche videoclip (tra gli ultimi, quello di Ciao di Laura Pausini) e in dieci anni è stata protagonista di una crescita del 400% del proprio fatturato.

L’impatto dei tour sul giro d’affari

La musica è decisiva: «Per un tour in un palazzetto», spiega Azzola, «i ricavi si aggirano sui 15/20mila a data, a seconda della complessità della produzione. Chiaramente, se un tour comprende meno di dieci date, i prezzi lievitano». Per quanto riguarda i maxi-schermi per i tour negli stadi, le cifre sono sensibilmente più alte: «Una produzione può oscillare tra i 500mila euro e il milione», precisa Azzola. Quest’anno il tendenziale dell’azienda viaggia verso una conferma dei numeri del 2023, «ma è soprattutto il 2025, con tutti tour italiani che si porterà dietro, a essere promettente».

La nuova sede «cinematografica» a Lecce

Anche il business del cinema offre opportunità interessanti: da quando gli schermi a led nelle produzioni cinematografiche hanno sostituito i vecchi green screen, Sts ha messo tende a Cinecittà. E non solo: «Abbiamo investito 4 milioni su una seconda sede a Lecce», racconta il direttore generale. «La Puglia, infatti, grazie all’attivismo della locale Film Commission, è diventata una piazza importante per il cinema su cui noi abbiamo deciso di scommettere con forza».

Fonte: Il Sole 24 Ore