Dietro le note di flamenco e jazz nella bella Granada

C’è un’occasione in più per visitare o ritornare a Granada, una delle città più interessanti dell’Andalusia, ai piedi della Sierra Nevada, tra i fiumi Darro e Genil, con la sua inconfondibile atmosfera araba. Il periodo è ideale per gli appasionati di musica perché da fine ottobre fino al 21 dicembre si svolge il ciclo Patrimonio Flamenco al Teatro Municipal la Chumbera, mentre dall’1 al 9 novembre è in programma un famoso festival internazionale di jazz. La si raggiunge in volo via Madrid o Malaga. Da quest’ultima dista, in auto, un’ora e mezza circa. Un weekend è sufficiente per lasciarsi incantare dal suo fascino, dando uno sguardo all’Alhambra, inebriandosi con il profumo di gelsomino nel quartiere dell’Albaicín, deliziando l’udito con i suoni del flamenco a Sacromonte, o il gusto con i sapori della sua gastronomia. E se William Shakespeare diceva che “ogni viaggiatore curioso si porta Granada nel cuore, anche senza averla visitata” è tra i versi del poeta García Lorca che si riscopre il valore culturale del luogo.

Rapiti dalla magnifica Alhambra e dai giardini del Generalife

Prima di ammirare uno dei monumenti più visitati al mondo, l’Alhambra, e dedicargli almeno una mezza giornata, è consigliabile concedersi una buona colazione in piazza Bib-Rambla e nei dintorni, dove provare la tipica cioccolata con churros nei caffè storici. L’Alhambra è un bel complesso di edifici e giardini. Gli alberi frondosi che popolano i suoi viali offrono un’ombra gradevole e una freschezza accresciuta dall’abbondanza delle acque che scorrono lungo i ruscelli. E’ formato da cortili rettangolari, con numerose fontane, ed edifici in stile Nazarí che davano dimora a sovrani e servitù. Se l’edificio più antico è l’Alcazaba, il cortile dei Leoni e la sua fontana sono tra i più belli del complesso. I giardini del Generalife sono molto vicini all’Alhambra e attualmente fanno parte dello stesso complesso, sebbene storicamente fossero separati dal pendio del Rey Chico. Già parzialmente costruiti nel 1319, riflettono l’antica organizzazione di una villa araba dedicata allo svago, con una struttura di cortili e belvedere che si aprono sul paesaggio. Il giardino reale era infatti la residenza di campagna del sultano, l’orto per l’approvvigionamento dei palazzi e la zona di svago della nobiltà. L’edificio è composto da due corpi posti alle estremità di un grande cortile con una vasca al centro.

Alla scoperta delle tapas nel quartiere della Cattedrale

Avvicinandosi l’ora del pranzo è usanza di Granada andare di bar in bar, magari nei dintorni delle piazze Romanilla e Pescadería, per assaporare la varietà di tapas (stuzzichini caldi o freddi) che di solito vengono serviti in omaggio per accompagnare la bevanda ordinata. Un’occasione per scoprire sapori popolari come le briciole di patate con engañifa e uovo, la trippa, i fagioli con prosciutto, le patate povere, la frittura di pesce o insaccati e formaggi tipici. Le due piazze sono tra l’altro vicine alla Cattedrale e Cappella reale di Granada, che custodisce il sepolcro dei re cattolici. La cupola rinascimentale di questo tempio religioso, la sua facciata barocca, insieme alle pale d’altare e ai dipinti, rappresentano una tappa artistica da non perdere, prima di riservare il resto del pomeriggio alla visita di uno dei quartieri più autentici della città, raggiungibile percorrendo la Carrera del Darro per poi perdersi tra i vicoli selciati, le piazze e le case imbiancate a calce. Per chi volesse contemplare al tramonto le vedute sulla Sierra Nevada, sul Generalife e l’Alhambra da un punto panoramico, uno dei migliori è il belvedere di San Nicolás. Per terminare la giornata si può cenare in via Elvira, che delimita il perimetro dell’Albaicín, dove c’è una multiculturalità di pietanze, con ristoranti che servono soprattutto cucina locale e araba.

Un itinerario nel mondo di Federico García Lorca

Per ripercorrere la vita di una delle grandi figure letterarie del XX secolo, Federico García Lorca, e avvicinarsi al suo universo creativo, occorre seguire un itinerario che attraversa la città partendo dalla Casa-Museo Federico García Lorca a Huerta de San Vicente, il luogo in cui lavorò a molte sue opere. Si tratta di un’antica residenza un tempo di proprietà della famiglia. All’interno sono esposti oggetti personali del poeta, foto, disegni, quadri e manoscritti. Fanno parte del tour il centro Federico García Lorca, istituzione culturale dedicata alla diffusione della sua produzione letteraria; l’antico circolo El Rinconcillo, che oggi è parte del ristorante Chikito; la Casa Museo di Manuel de Falla, compositore e grande amico del poeta; la Plaza de los Aljibes dell’Alhambra.

Relax in un hammam

Una sosta ristoratrice può consentire di assaggiare piatti deliziosi come la zalamandroña, un’insalata di verdure e baccalà tipica di Granada, le melanzane al miele, la tortilla del Sacromonte e il remojón granadino, da gustare tra i locali del centro città. E dopo un giorno e mezzo di visite, non c’è niente di meglio di un po’ di relax in un hammam. L’impronta del passato andaluso di Granada rivive proprio in una delle consuetudini più salutari del tempo, i bagni arabi, come quello di Al-Andalus, vicino al famoso Paseo de los Tristes; quello di Al-Haram, nel centro storico; i Baños de Elvira o quelli del Palazzo di Comares.

Fonte: Il Sole 24 Ore