Sul tavolo del Cdm il decreto Ambiente. Meno divieti per le trivelle al largo delle coste: il limite passa da 12 a 9 miglia

La semplificazione dei procedimenti di valutazione ambientale con una corsia rapida di trattazione, nell’ambito delle commissioni Via-Vas e tecnica Pnrr-Pniec, per i progetti legati a programmi di preminente interesse strategico nazionale o a investimenti per il sistema produttivo nazionale sopra i 25 milioni di euro. Con la possibilità per i presidenti delle due Commissioni di rimettere alla Commissione tecnica Via-Vas quei progetti che, a legislazione vigente, sono assegnati alla Commissione Pnrr-Pniec, in modo da velocizzare gli iter. Sul fronte degli idrocarburi, poi, dopo l’annullamento da parte del Tar del Pitesai (il Piano delle aree idonee), si vieta il conferimento di permessi di ricerca e di concessione di coltivazione garantendo, però, la prosecuzione delle attività già in corso e il conferimento di nuove concessioni solo sulla base di permessi già rilasciati. Sono alcune delle misure contenute nel nuovo decreto Ambiente, atteso oggi, giovedì 10 ottobre, in Cdm e firmato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

Ricerca di gas più vicina alle coste

Il decreto affievolisce inoltre il divieto di svolgere attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi nelle zone di mare che lambiscono il perimetro costiero (lo stop passa da 12 a 9 miglia marittime). Nel Dl è contenuto, inoltre, un pacchetto di norme che promuove le pratiche di riuso delle acque reflue affinate, semplifica le regole per l’end of waste – che disciplinano la cessazione della qualifica di rifiuto – e prevede, in accordo con il ministero delle Infrastrutture, l’adozione di una piano ad hoc per assicurare la gestione e il recupero dei rifiuti derivanti dalla realizzazione della diga foranea di Genova. Nel provvedimento sono, infine, contenute alcune misure per potenziare il contrasto al dissesto idrogeologico con il rafforzamento dei poteri affidati ai presidenti delle Regioni in qualità di commissari ad hoc.

Fonte: Il Sole 24 Ore