Von der Leyen con generosi aiuti Ue nella Moldavia contesa tra Russia e Occidente

BRUXELLES – In visita a Chișinău a ridosso delle prossime elezioni presidenziali, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato oggi, giovedì 10 ottobre, un generoso pacchetto di aiuti alla Moldavia del valore di 1,8 miliardi di euro. Il sostegno finanziario giunge mentre l’ex repubblica socialista sovietica è drammaticamente in bilico tra Est e Ovest, nei fatti al centro di una rivalità tra la Russia e l’Occidente.

«Sono oggi a Chișinău per presentare un pacchetto di sostegno che ha il potenziale di raddoppiare le dimensioni dell’economia del Paese in un decennio – ha detto la presidente dell’esecutivo comunitario -. Per farlo, investiamo in posti di lavoro, crescita, servizi e infrastrutture, dai nuovi ospedali di Bălți e Cahul alla strada che collega la capitale a Odessa. Apriamo le porte del nostro mercato unico alle imprese moldave. E sosteniamo gli sforzi di riforma della Moldavia».

In un comunicato, la Commissione europea ha notato che si tratta del «più grande programma di aiuti finanziari dell’Unione europea dall’indipendenza» dell’ex repubblica sovietica ottenuta nel 1991. La visita della signora von der Leyen giunge dieci giorni prima delle elezioni presidenziali, alle quali è candidata l’attuale presidente Maia Sandu, un ex economista della Banca Mondiale, che oggi ha definito il programma di aiuti «un simbolo della fiducia dell’Unione europea».

Al voto presidenziale del 20 ottobre è stato associato anche un referendum con il quale inserire nella Costituzione l’adesione all’Unione europea quale «obiettivo strategico». Ha spiegato oggi da Chișinău la signora von der Leyen: «Incoraggio i moldavi a usare il loro voto e a esprimere la loro libera scelta». Il piccolo paese, popolato da appena 2,5 milioni di persone, è incuneato tra la Romania e l’Ucraina. Vi si parla rumeno, ma anche russo. Molti cartelli sono bilingue.

La visita della presidente della Commissione non è banale. Giunge mentre il Paese di frontiera è al centro di una battaglia di influenze tra Est e Ovest, tra Bruxelles e Mosca, ma anche più in generale tra Stati Uniti e Russia. A differenza di altri paesi dell’Est, la Moldavia non può celebrare una passata indipendenza. Per secoli è stata dominata dai vicini: l’Ungheria, la Polonia, la Turchia, la Russia. Fin dai tempi dello Zar e poi durante il periodo sovietico, ai moldavi fu imposta una russificazione di massa.

Fonte: Il Sole 24 Ore