Turismo, nel 2024 il 56% dei servizi di ospitalità venduto dalle piattaforme

Lusso, sostenibilità e online. Questi gli elementi chiave nella seconda giornata del Ttg Travel Experience che termina oggi. L’online si afferma come primo canale di vendita: quest’anno dalle piattaforme passerà il 56% del transato legato all’ospitalità sia alberghiera che extra alberghiera, pari a 21 miliardi su un business totale di 37,5 miliardi in crescita del 4% legato agli aumenti di prezzi. Il ticketing online nei trasporti tocca il 70% con 18,4 miliardi su complessivi 26,3 miliardi. Questi i dati dell’Osservatorio Travel innovation del Politecnico di Milano che evidenzia diversi trend di crescita: l’ospitalità vede un +4% del valore del transato, i trasporti +10% per effetto dell’aumento dei passeggeri mentre per agenzie di viaggio e tour operator la crescita è dell’8%.

A fare crescere il mercato è anche la maggiore attenzione verso la sostenibilità. «L’Italia migliora le sue performance e il turismo si conferma una risorsa preziosa per creare ricchezza e nuova occupazione – dice Carlo Sangalli, presidente Confcommercio -. Sulla sostenibilità si gioca il futuro di tutti. Le imprese stanno correndo per adeguare i propri standard incontrando l’apprezzamento dei viaggiatori ma il governo le deve sostenere in questa fase di transizione». Secondo il presidente l’industria dell’ospitalità si sta evolvendo verso tre nuovi assi: sicurezza, sostenibilità e scelta. «Oltre un terzo dei turisti è disposto a pagare di più pur di usufruire – dagli hotel, ai ristoranti e agli stabilimenti balneari – di servizi turistici rispettosi dell’ambiente» rimarca il presidente. Perché a crescere è anche il peso dell’industria dell’ospitalità: l’Italia è passata dal decimo all’ottavo posto per spesa turistica generata all’estero con 34 miliardi in una top ten guidata dalla Cina e dagli Stati Uniti.

Il polo del lusso

È il lusso un altro asset su cui si sta spostando il baricentro dell’offerta come evidenzia il report «Ospitalità di lusso: mercati emergenti, investimenti e trend. Presente e futuro del settore nelle statistiche Deloitte» che evidenzia la leadership dell’Italia nel mercato europeo degli alberghi, con un fatturato annuo nel 2023 di oltre 30,5 miliardi segnala Benedetto Puglisi, director Real estate & hospitality di Deloitte. Secondo il report sul mercato si profila un nuovo segmento di offerta: quello dei «serviced apartments» ovvero soluzioni residenziali all’interno di un condominio dove sono disponibili servizi tipici degli hotel come concierge, pulizia, servizio in camera mentre negli spazi comuni con spa, piscina, area fitness. Un mercato relativamente nuovo che lo scorso anno ha generato un business di 2,4 miliardi, valore che posiziona l’Italia al quinto posto in Europa dopo Spagna, Francia, Grecia e Regno Unito grazie alla disponibilità di circa 280mila appartamenti. «Si prevede una crescita sia in termini di offerta che di domanda sia in Europa che in Italia – sottolinea Puglisi -. Le proiezioni indicano che nel nostro Paese il turismo del lusso crescerà più velocemente di qualsiasi altro segmento turistico. Entro il 2028 sono già in pipeline circa 130 nuove strutture alberghiere posizionate nel segmento luxury».

Open air e consumi fuori casa

Nell’open air Club del sole quest’anno supererà i 110 milioni di fatturato grazie a una stagione con picchi di presenze a luglio e agosto. «Risultati significativi considerando la congiuntura macro-economica, le trasformazioni in atto nei modelli di consumo e la crescita sostenuta dei prezzi: dinamiche che hanno messo a dura prova l’economia nazionale nel suo complesso e l’incoming turistico, ulteriormente indebolito da periodi di condizioni metereologiche avverse – spiega Angelo E. Cartelli, Direttore generale Club del Sole -. Gli investimenti infrastrutturali e tecnologici volti a soddisfare le esigenze e le aspettative del viaggiatore contemporaneo ci hanno consentito di mitigare tutti i fattori contestuali sfavorevoli e raggiungere un risultato assolutamente in linea con le aspettative di crescita del gruppo».

Un altro fattore chiave per il turisti stranieri è il cibo, il consumare le specialità della cucina italiana preparate con materie prime made in Italy. A crescere è il settore Ho.Re.Ca. che torna a crescere e nel 2024 dovrebbe mettere a segno un aumento del fatturato tra il 4 e il 5% anche grazie al turismo, che contribuisce in modo significativo al business dei consumi fuoricasa. Tra le altre cose l’Italia è la prima destinazione cicloturistica al mondo. A dirlo è una indagine della Fondazione italiana ambiente e bicicletta che ricorda come tra gli obiettivi di Eurovelo c’è quello di estendere lo sviluppo della mobilità ciclistica di lunga percorrenza, in particolare per il turismo. L’idea è quella di portare a compimento la costruzione della rete nell’estensione minima di 20mila chilometri in Europa.

Fonte: Il Sole 24 Ore