Stellantis, il «pasticcio» dell’incontro tra ceo e sindacati prima dello sciopero del 18

Un vero e proprio pasticcio nelle relazioni industriali tra Stellantis e sindacati, in una fase assai delicata per una delle industrie più rilevanti nel Paese. A cui si arriva all’indomani dello sciopero generale del settore auto indetto dai metalmeccanici delle sigle confederali – Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm – e dell’annuncio della manifestazione unitaria a Roma, per il 18 ottobre. E dopo la notizia relativa all’audizione di Carlos Tavares, ceo di Stellantis, nella Commissione Industria della Camera.

Più che veri e propri sgarbi e rotture nei rapporti sindacali all’interno del Gruppo, si tratta di una serie di sbavature rispetto a protocolli non scritti nell’ambito del normale dialogo tra una grande azienda, che conta oltre 42mila addetti in Italia, e i rappresentanti dei lavoratori, situazione che ha registrato anche qualche mancanza sul fronte istituzionale vista la convocazione del ceo Tavares in Commissione, senza in un primo momento considerare anche i sindacati.

Ma iniziamo dall’inizio. Quasi tre settimane, il 24 settembre, fa i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella hanno indetto una conferenza stampa per mettere in fila i dati preoccupanti sul crollo dei volumi produttivi di Stellantis in Italia, sulle ricadute pesanti per le aziende dell’indotto, sulla valanga di ammortizzatori sociali usate dalle imprese e che rischiano di esaurirsi nei prossimi mesi, tanto da minacciare il futuro lavorativo di 25mila addetti. E hanno annunciato sciopero generale e manifestazione a Roma, per il 18 ottobre.

Qualche giorno dopo il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha fatto sapere di aver ricevuto l’invito per partecipare in audizione ai lavori della X Commissione Attività produttive, su iniziativa del presidente Alberto Luigi Gusmeroli, per l’11 ottobre «Con la sua presenza – dice Stellantis in una nota – Tavares potrà offrire il quadro più esaustivo sulla produzione automobilistica del Gruppo in Italia, oggetto dell’audizione». A stretto giro sono arrivate le polemiche sulla mancata convocazione, sempre in Commissione, dei rappresentanti dei lavoratori e poi l’invito da parte del numero uno di Stellantis per incontrare i sindacati l’11 mattina, prima della seduta in Commissione, ad una settimana dallo sciopero e dalla manifestazione del settore.

I sindacati interpretano l’invito di Stellantis come un tentativo per “depotenziare” sciopero e manifestazione nazionale, per l’azienda invece si tratta di normale dialogo sindacale. L’interlocuzione tra Tavares e i sindacati va avanti da giorni. Già il 27 settembre le segreterie nazionali dei metalmeccanici hanno inviato al numero uno di Stellantis una lettera per chiedere di spostare l’incontro dell’11 ottobre. Ma la trattativa non ha avuto al cun esito e ieri la questione, rismasta riservata per due settimane, è emersa con la decisione dei sindacati di rendere nota la lettera inviata a Tavares.

Fonte: Il Sole 24 Ore