Kamala Harris, la «luna di miele» dei sondaggi sembra giunta al termine

Dopo una forte crescita di consensi per Kamala Harris, alimentato dalla sua nomination e successivamente dal primo dibattito presidenziale, l’entusiasmo per la candidata democratica ha subito un rallentamento. Questo è quanto rivelano gli ultimi dati forniti in esclusiva per la pagina di Lab24 da Finscience, brand fintech di Datrix, ecosistema internazionale di aziende software basati su AI

I dati raccolti, che comprendono sia sondaggi tradizionali che analisi del sentiment sui social media, mostrano che nelle settimane immediatamente successive al dibattito, Harris ha ottenuto un picco di sostegno, consolidando il suo vantaggio in diversi stati chiave. Harris rimane in vantaggio di 3 punti su Donald Trump (48,78% contro 45,36%) a livello nazionale, ma nelle ultime due settimane c’è stato un calo del margine tra i due candidati, soprattutto in alcuni stati del Midwest come Michigan e Wisconsin. La Pennsylvania, invece, contro le previsioni non è ancora passata al supporto alla Harris, restando uno degli Stati più contestati e determinanti per l’esito delle elezioni. Qui, il vantaggio di Trump rimane esiguo, dello 0,06%, un margine così sottile che, come afferma Alessio Garzonio, principal di Finscience, “per i sondaggi equivale quasi a nulla”.

L’effetto “luna di miele” e la fase di stallo nei sondaggi

Già nelle precedente intervista, Garzonio aveva previsto un possibile effetto “luna di miele” per Harris: un periodo di entusiasmo iniziale che, ora, sembra essersi affievolito. “Si è fermato tutto in un punto di incertezza – commenta Garzonio – né in un vantaggio netto di Kamala, né in una situazione disperata per Trump”. Questo stallo rende l’esito delle elezioni ancora più imprevedibile, con Harris in vantaggio nel voto popolare, ma con Trump che potrebbe mantenere la maggioranza dei delegati, soprattutto a causa di stati chiave come la Pennsylvania.

Garzonio ipotizza quindi uno scenario in cui Harris potrebbe vincere il voto popolare, ma non la presidenza, simile a quanto accaduto a Hillary Clinton nel 2016. “Vedo una buona probabilità che o vinca Kamala o si ripresenti un caso Clinton-Trump”, ha detto Garzonio, sottolineando come la struttura del sistema elettorale statunitense renda possibile una tale eventualità.

Il ruolo degli indipendenti e dei social media

Uno degli elementi che sta favorendo Harris nei sondaggi nazionali è il forte supporto tra gli indipendenti. I sondaggi indicano infatti che Harris sta guadagnando terreno tra questi elettori, ottenendo così un margine più ampio di Trump in alcuni stati tendenzialmente democratici.

Fonte: Il Sole 24 Ore