Nato, al via lunedì esercitazione nucleare su Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito e Mare del Nord

È un “appuntamento” che si svolge ogni anno ma che in questo 2024, poche settimane dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato modifiche alla dottrina nucleare russa per scoraggiare gli alleati occidentali dell’Ucraina dal sostenere attacchi al suo Paese, ha un peso politico ancora più rilevante. Non da ultimo, la decisione di riconoscere il Nobel per la pace ai reduci di Hiroshima, nell’anno in cui è tornata la minaccia atomica.

Lunedì 14 ottobre, la Nato darà il via a un’importante esercitazione nucleare programmata da tempo. Si chiama “Steadfast Noon”, e durerà circa due settimane. Sarà condotta da Belgio e Paesi Bassi, utilizzerà otto basi militari e coinvolgerà 2.000 persone e 60 aerei di 13 nazioni. Quest’anno, spiegano dall’Alleanza atlantica, «l’esercitazione prevede voli principalmente sui Paesi ospitanti, Belgio e Paesi Bassi, e sullo spazio aereo del Regno Unito e del Mare del Nord». Nessuna indicazione invece sul coinvolgimento italiano nell’esercitazione, a cominciare dall’utilizzo delle basi (Aviano, Ghedi, Amendola, Gioia del Colle e Trapani).

Esercitazione senza testate nucleari

L’esercitazione si svolge più o meno nello stesso periodo ogni anno da oltre un decennio. Vi partecipano bombardieri e jet da combattimento che possono trasportare testate nucleari. Non vengono utilizzate munizioni vere e proprie. Il grosso dell’esercitazione si svolge a circa 900 chilometri dalla Russia, nel Mare del Nord.

Mosca informata

Mosca, spiegano dall’Alleanza atlantica, è stata informata dell’esercitazione. «In un mondo incerto, è fondamentale mettere alla prova la nostra difesa e rafforzarla, in modo che i nostri avversari sappiano che la Nato è pronta e in grado di rispondere a qualsiasi minaccia», ha detto il nuovo segretario generale dell’Alleanza atlantica Mark Rutte.

Il contributo di Usa e Regno Unito

Gli Stati Uniti e il Regno Unito, con le loro forze nucleari strategiche, sono fondamentali per la deterrenza della sicurezza della Nato. Anche la Francia possiede armi nucleari, ma non fa parte del gruppo di pianificazione nucleare dell’organizzazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore