Cina, mobilitati aerei e navi da guerra intorno a Taiwan: «Severo avvertimento contro l’indipendenza»

Le incursioni cinesi nello Stretto di Taiwan

Il Ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato, tra le 5 e le 8 di mattina, 25 aerei cinesi, di cui 16 che hanno attraversato la linea mediana, un punto di demarcazione informale nello Stretto di Taiwan che Pechino non riconosce. Intanto l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ha affermato di aver dato il via alle esercitazioni di lunedì «con imbarcazioni e aerei che si avvicinavano all’isola di Taiwan in prossimità da diverse direzioni».

Le esercitazioni si sono concentrate su «pattugliamento di prontezza al combattimento mare-aria, blocco di porti e aree chiave, assalto a obiettivi marittimi e terrestri, nonché presa congiunta di superiorità globale», secondo una dichiarazione del Comando Orientale dell’esercito cinese.

Il presidente Lai riunisce il Consiglio di sicurezza nazionale

Il presidente di Taiwan Lai ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale per discutere le risposte alle esercitazioni cinesi nell’area, riferisce la Cnn.

Ieri, il ministero della Difesa di Taiwan ha affermato che la portaerei cinese Liaoning è entrata in acque vicine allo strategico Canale di Bashi a sud di Taiwan, che separa l’isola dalle Filippine, e che prevede che la portaerei salperà verso l’Oceano Pacifico occidentale.

Le esercitazioni sono avvenute dopo che il presidente Lai ha tenuto un discorso il giovedì della festa nazionale di Taiwan, affermando che l’isola «non è subordinata» alla Cina e che Pechino «non ha il diritto di rappresentare Taiwan».

Fonte: Il Sole 24 Ore