Speedline, il sindacato chiede l’intervento del Prefetto

«Il protrarsi di questa fase di attesa rischia di compromettere in modo irreparabile il futuro di una realtà industriale, mettendo in discussione la continuità produttiva per i circa 300 lavoratori e lavoratrici attualmente in organico e tutto l’indotto». Fim Cisl Venezia e Fiom Cgil Venezia, assieme alla Rsu, hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Venezia, Darco Pellos, per rappresentare la grave situazione che attraversa la Speedline di Santa Maria di Sala, provincia di Venezia.

Nei giorni scorsi, i sindacati hanno tenuto un’assemblea in fabbrica dalla quale è emersa una situazione molto complicata. Dopo aver presentato l’istanza per l’amministrazione straordinaria al tribunale fallimentare di Venezia, a fine luglio scorso, a oggi ancora – dopo due mesi e mezzo – non c’è stato alcun riscontro. La prima udienza si è tenuta l’11 settembre «e, da allora, l’attesa sta diventando snervante. Ormai il tempo stringe. Consapevoli della complessità e delle tempistiche che tali procedure richiedono – dicono i segretari generali di categoria Matteo Masiero (Fim Cisl Venezia) e Michele Valentini (Fiom Cgil Venezia) – riteniamo comunque utile evidenziare l’urgenza di questa vertenza».

Il rischio, sottolinea Masiero, «è perdere, oltre alle quote di mercato, anche la voglia di credere nel futuro. Di questo parlavano gli sguardi dei lavoratori all’assemblea di venerdì. E proprio per gridare forte la nostra contrarietà saremo a Roma con un pullman in partenza dalla Speedline, venerdì 18. Chiederemo al Governo di ripensare un piano strategico per il settore auto. Vogliamo ripartire da lì per combattere la tempesta perfetta che si è abbattuta su questo settore».

La vicenda

A dicembre 2021 il gruppo svizzero Ronal aveva comunicato la volontà di cessare l’attività dello stabilimento Speedline nella frazione di Tabina, nel Veneziano, entro fine 2022 per delocalizzare la produzione all’estero. A marzo 2024 a Roma, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, al tavolo che includeva l’Unità di Crisi aziendali e la direzione lavoro della regione Veneto, il gruppo Ronal con gli advisor Alix Partners e Bonelli Erede, il fondo Callista e Speedline con gli adivisor Rödl & Partner e KPMG, era stato presentato dai consulenti di Speedline il piano definito per il rilancio dell’azienda.

Il piano era articolato in scenari dipendenti dalle condizioni legate alla trattativa tra il gruppo Ronal e il fondo Callista in merito alle condizioni del contratto di cessione di Speedline. L’incontro aveva anche registrato l’impegno di Ronal a liquidare una quota della “dote” rimasta sinora congelata, con conseguente beneficio per la finanza a breve.

Fonte: Il Sole 24 Ore