Bnz riceve finanziamento da 680 milioni: oltre 200 per progetti in Italia

Finanziamento internazionale da 680 milioni per Bnz, produttore indipendente di energia (Ipp) con sede a Barcellona (Spagna) che sviluppa, costruisce e gestisce impianti fotovoltaici: servirà a sostenere la crescita in Spagna, Portogallo e Italia. La società, controllata dal fondo Clean Energy Fund III di Nuveen, ha completato con successo il primo Total Ipp Financing transnazionale in Europa. L’operazione include un prestito senior e strutture accessorie per un totale di 420 milioni di euro – garantiti da un pool di finanziatori che comprende la Banca europea per gli investimenti, Abn Amro, Intesa Sanpaolo, NatWest e Smbc – oltre a una linea di credito Holdco fino a 260 milioni di euro fornita da Infrastructure Debt e Us Direct Lending di Ares Management con alterDomus in funzione di agente.

Solare, ibridazione, storage, eolico

«Il prestito è parte del percorso per continuare la costruzione dei nostri impianti in Italia e l’esplorazione di nuove opportunità e di nuove tecnologie, come l’ibridazione e lo storage, ma anche l’eolico. È un finanziamento destinato ai tre Paesi europei in cui operiamo, Spagna, Portogallo e Italia, che si dividono l’importo in parti uguali. All’Italia verranno quindi destinati oltre 200 milioni tra 2024 e 2025», spiega Luis Selva, ad di Bnz. Nei tre Paesi, l’azienda prevede di sviluppare un portafoglio di oltre 1,7 GW di fotovoltaico entro la fine del 2026, con l’obiettivo di diventare uno dei maggiori Ipp solari in questa regione. In Italia ha iniziato nel settembre 2023 la costruzione di tre parchi solari da 135 MW complessivi nel Lazio, nella zona tra Viterbo e Montalto di Castro. I piani di sviluppo nel nostro Paese annunciati allora prevedevano un investimento pari a 575 milioni di euro per la costruzione di nove parchi fotovoltaici da 520 MW totali in Lazio, Sicilia e Puglia con l’obiettivo di averli operativi entro la fine del 2026.

Italia chiave per sviluppo

«L’Italia rimane un mercato chiave per il nostro piano di sviluppo non solo nel solare, che abbiamo sviluppato qui finora, ma anche come detto nell’ibridazione e nello storage, importanti per rimanere competitivi. Questo diventerà ancora più evidente nel nuovo piano industriale a cinque anni che presenteremo tra poco tra poco», sottolinea Selva: «Il Paese rimane un mercato attrattivo per le rinnovabili: è uno dei più importanti in Europa. Gli ultimi decreti non toccano i nostri progetti in sviluppo e li analizzeremo approfonditamente prima di presentare il piano industriale, che terrà conto dell’evoluzione delle leggi, per esplorare le migliori opportunità, nel solare e non solo».

L’ad dell’azienda spagnola rimarca anche l’impegno sul territorio dove vengono sviluppati i progetti: oltre alla collaborazione con le autorità locali su progetti ambientali per ogni iniziativa, al fine di garantire per gli impianti solari la massima compatibilità tra la produzione di energia e la promozione della fauna selvatica e della biodiversità, Selva ricorda: «Come modello di sviluppo nei diversi mercati stiamo lavorando con partner e fornitori locali. Siamo contenti della nostra esperienza in Italia e vogliamo continuare a lavorare insieme alla filiera».

Fonte: Il Sole 24 Ore