Roma, firmato l’accordo sullo smart working per alleviare traffico e disagi

Promuovere, laddove possibile, la stipula di accordi aziendali per implementare le giornate di lavoro da remoto. È questo l’obiettivo dell’accordo quadro siglato oggi in Campidoglio tra il sindaco e commissario straordinario, Roberto Gualtieri, Regione Lazio, Città metropolitana e organizzazioni sindacali e datoriali.

Più lavoro da remoto per decongestionare la città

L’incontro dà seguito a quello della settimana scorsa in cui era stata condivisa, non senza perplessità da parte delle imprese, la linea dell’amministrazione capitolina: massimizzare subito lo smart working per decongestionare il traffico, in particolare nelle aree centrali, almeno fino all’avvio del Giubileo, il 24 dicembre. Entro quella data dovrebbero, infatti, concludersi i principali cantieri e le manutenzioni delle linee del trasporto pubblico. Con l’accordo, le parti (per i sindacati hanno firmato Cgil, Cisl e Uil, per i datori Unindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, LegaCoop, Cna, Confcooperative, Agci e Abi) – si legge nel testo – «concordano che il ricorso allo strumento organizzativo dello smart working – per le lavoratrici e i lavoratori che in relazione all’attività svolta possano avvalersene – rappresenti una importante misura per superare le contingenti criticità attraverso la riduzione degli spostamenti casa-lavoro e dell’utilizzo dei mezzi pubblici e soprattutto di quelli privati».

L’impegno a promuovere accordi aziendali almeno fino all’8 gennaio

L’impegno di sindacati e associazioni datoriali è uno: promuovere, «attraverso le proprie articolazioni territoriali e-o aziendali nel quadro del presente accordo, laddove la particolare tipologia dell’attività svolta lo consenta, la stipula di accordi aziendali per implementare le giornate di smart working, qualora già fossero presenti precedenti accordi, e per introdurre lo smart working, laddove attualmente non previsto, nel periodo intercorrente almeno tra la sottoscrizione del presente accordo e l’8 gennaio 2025, nel quadro della disciplina del lavoro agile e/o da remoto nel settore privato». Tutto per evitare spostamenti in auto e migliorare la «vivibilità» del centro urbano.

Il monitoraggio

A monitorare l’attuazione degli accordi per valutarne l’incidenza sulla mobilità nel territorio capitolino sarà proprio Gualtieri con le strutture di Roma Capitale, che potrà anche «considerare altre iniziative da mettere in campo per ottenere i risultati» dichiarati. A gennaio, in ogni caso, ci sarà un tagliando: si tornerà a riunirsi e a decidere eventuali nuove misure, anche in relazione al calendario dei principali eventi dell’Anno Santo. Il sindaco ha ringraziato: «Roma è in un momento cruciale per la sua trasformazione e questo accordo per ampliare lo smart working contribuirà al miglioramento della mobilità e al decongestionamento del traffico in un periodo decisivo».

Biazzo (Unindustria): “Imprese libere, il nostro faro è la produttività”

“Abbiamo risposto con senso di responsabilità alla richiesta dell’amministrazione”, commenta il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo. “Le imprese potranno valutare, nella loro autonomia, se rafforzare il ricorso al lavoro da remoto. Il nostro faro rimane la produttività, tanto per il privato quanto per la Pubblica amministrazione. Per questo apprezziamo che sia stato condiviso l’impegno ad ancorare l’eventuale potenziamento dello smart working alla misurazione della performance dei lavoratori e che a gennaio si possano valutare gli effetti dell’accordo, insieme con i sindacati da cui ci aspettiamo collaborazione. Un calo della produttività e un peggioramento dei servizi pubblici sarebbe una sconfitta per tutti”.

Fonte: Il Sole 24 Ore