Borse, la Cina vola ma Europa rifiata dopo l’euforia tassi. A Milano sale il lusso

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee partono prudenti nell’ultima seduta della settimana dopo il rally della vigilia e la nuova frenata della crescita cinese. Nel terzo trimestre il pil di Pechino è aumentato infatti del 4,6% su base annua, l’incremento più debole dell’ultimo anno e mezzo, peraltro a fronte di previsioni che indicavano un +4,5%, anche se i mercati asiatici hanno preso il vola sull’onda dell’entusiamo per l’attesa di nuove misure di stimolo.

In Europa gli investitori restano concentrati sulle prossime mosse della Bce in vista della riunione di dicembre. Intanto continuano le trimestrali sia in Europa che in America; da segnalare i risultati di Netflix che ha visto ricavi in crescita del 15% e un utile del terzo trimestre sopra le attese. Focus anche sulla moda dopo i conti in crescita diffusi ieri da Brunello ed Essilux dopo la chiusura dei mercati.

Sul valutario, l’euro/dollaro si attesta a 1,08428 (1,0828 ieri in chiusura), l’euro/yen a 162,4845 (162,54), mentre il cross dollaro/yen si attesta a 149,8805 (150,07). Il gas scambia a 39,6 euro al megawattora (+1,1%), mentre è in rialzo il petrolio con il Brent dicembre a 74,78 dollari al barile (+0,44%) e il Wti a 70,99 dollari (+0,45%). Per quanto riguarda l’oro, prosegue senza sosta la sua corsa al rialzo e nel contratto spot ha sfondato il tetto dei 2.700 dollari l’oncia. L’oro scambia in questi minuti, a ridosso dell’apertura dei mercati europei, a circa 2.713 dollari (+2% in una settimana).

L’oro prosegue la sua corsa e tocca nuovi record sui mercati asiatici, andando oltre quota 2.700 dollari. Il metallo giallo, tra i beni rifugio preferiti a maggior ragione in tempi di forti turbolenze geopolitiche (da ultimo il raid di Israele che ha portato alla morte del capo di Hamas, Yahya Sinwar), è salito a 2.718,6 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,41%. La Cina, intanto, ha fatto registrare nel terzo trimestre un Pil in crescita del 4,6% annuo, meglio del 4,5% atteso dagli analisti, ma peggio del 4,7% di aprile-giugno, complicando le possibilità di centrare il target ufficiale per il 2024 di «circa il 5%».

La produzione industriale cinese è cresciuta del 5,4% annuo a settembre 2024, superando le previsioni del 4,6% e accelerando rispetto al minimo di cinque mesi di agosto del 4,5%. Si è trattato della più rapida espansione della produzione industriale da maggio, segnando la prima accelerazione in cinque mesi, tra gli sforzi del governo per stimolare la crescita. La crescita della produzione è aumentata soprattutto nel settore manifatturiero (5,2% rispetto al 4,3% di agosto) e nei settori della produzione e fornitura di energia elettrica, calore, gas e acqua (10,1% rispetto al 6,8%).

Fonte: Il Sole 24 Ore