La piccola Estonia alla conquista dello spazio: «Space economy non solo per i big»

La space economy non è più appannaggio dei big internazionali, Paesi e aziende, ma offre opportunità anche ad attori più piccoli, tecnologicamente avanzati e intraprendenti. Con questo spirito, sintetizzato in un’intervista al Sole 24 Ore dal suo ministro dell’Economia e dell’Industria, Erkki Keldo, la piccola Estonia ha partecipato in forze considerando le dimensioni (1,3 milioni di abitanti) al 75esimo Congresso astronautico internazionale di Milano: ben sette aziende e l’Università tecnica di Tallinn. E con questo spirito ha siglato, nella giornata inaugurale del Congresso, gli Accordi Artemis per le missioni lunari e l’esplorazione dello spazio extratmosferico, diventando così il 45esimo firmatario del progetto a guida Usa.

Anche Talllin entra negli Accordi Artemis

«Un tempo l’esplorazione dello spazio era un’attività riservata solo ai Paesi più grandi – spiega il ministro Keldo, 33 anni – ma oggi vediamo molte opportunità anche per i Paesi e le aziende più piccoli. L’Estonia ha più di 50 imprese che operano nel settore spaziale e la firma degli Accordi Artemis indica che il nostro governo sarà ancora più intraprendente nell’esplorazione dello spazio e nella cooperazione con altre nazioni, come già avviene nell’ambito dell’Agenzia spaziale europea».

Tallin ha peraltro in dirittura d’arrivo una legge quadro sullo spazio per dare certezze alle imprese del settore, come spiega ancora il ministro: «Ciò che accade nello spazio è regolato prevalentemente dalla legislazione internazionale. Ma se un Paese vuole fare business, inviare satelliti, ha bisogno anche di una legge nazionale, che fornisca il quadro di come operare nello spazio: standard a cui uniformarsi, competitività tecnologica, sostenibilità ambientale, che non è importante solo sulla Terra se si pensa ai detriti spaziali…Un quadro legale che dica alle aziende cosa lo Stato richiede a loro e come si devono muovere se dovesse succedere qualcosa, anche in termini assicurativi».

Le eccellenze: ICT, analisi dati e cybersecurity

Ma quali sono gli ambiti di eccellenza delle aziende estoni e le prospettive future? «Abbiamo un settore ICT davvero forte – spiega Keldo, confortato da un primato nella digitalizzazione valso al Paese l’appellativo di e-Estonia – e ciò in cui le nostre aziende eccellono è sicuramente l’acquisizione e l’analisi di dati, lo sviluppo di macchinari ad alta tecnologia che possono essere utilizzati anche nello spazio». C’è poi la cybersecurity, «pilastro» della sicurezza nazionale per Tallinn, destinato ricoprire un ruolo cruciale anche nella space economy se si considera, come nota ancora il ministro, «che molte nuove aziende stanno andando nello spazio e vi fanno affari e ci sono dunque molti più dati sensibili» da proteggere.

Tra cybersicurezza e difesa il passo è breve. Più in generale non stupisce la contiguità tra industria aerospaziale e industria della difesa estoni, con «aziende che offrono soluzioni dual use, prodotti che si possono usare sia in ambito civile, quindi aerospaziale, che nella difesa».

Fonte: Il Sole 24 Ore