Aeronautica, il Gcap va avanti: entro l’anno la firma della jv tra Italia, Gran Bretagna e Giappone

Il programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica.

 

I partner della jv saranno le industrie capofila, Bae Systems, Leonardo e Mitsubishy Heavy Industries. Ciascuna avrà una quota del 33,33% nella jv. L’orizzonte temporale è la firma dell’accordo entro la fine dell’anno. «Penso proprio di sì», ha confermato Roberto Cingolani, a.d. di Leonardo, rispondendo a una domanda se la firma avverrà entro Natale. A margine della conferenza stampa del 15 ottobre nella quale è stato annunciato l’accordo con Rheinmetall sugli armamenti terrestri, Cingolani ha osservato che «c’era un approccio muscolare, non era molto chiaro invece adesso abbiamo una buona probabilità di convergere». «Entro fine anno finiamo tutte le cose: il Gcap, lo spazio e presenteremo un aggiornamento» del piano industriale, ha aggiunto.

Il progetto, ora denominato Global combat air programme, è stato lanciato nel 2018 al salone aerospaziale di Farnborough con il nome di Tempest sulla spinta della Gran Bretagna. Inizialmente Leonardo ha aderito con le proprie aziende in Gran Bretagna, nell’avionica e radar, solo con il governo Conte c’è stata l’adesione politica dell’Italia, che ha aperto le porte alla partecipazione delle industrie basate in Italia.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore