Rifiuti elettronici, si amplia l’impianto di A2A nel carcere di Bollate

Il Gruppo A2A ha inaugurato il 21 ottobre una nuova linea robotica presso l’impianto di trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), gestito da Amsa all’interno della Seconda Casa di Reclusione di Bollate. La struttura, operativa dal 2018 e realizzata all’interno di un contesto peculiare a livello europeo per la custodia attenuata e la partecipazione attiva dei detenuti alle attività offerte, rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e inclusione socio-lavorativa. Infatti, non solo permette la valorizzazione delle materie prime critiche contenute nei Raee, come terre rare e metalli preziosi fondamentali per la transizione ecologica, ma offre anche un percorso concreto di formazione professionale.

Intelligenza artificiale

La nuova linea inaugurata da A2A, sviluppata in collaborazione con Hiro Robotics, sfrutta l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa. Unica nel suo genere, consente di ridurre significativamente i tempi di trattamento a 3,5 minuti per monitor rispetto agli attuali 10 e di aumentare del 100% la produttività, migliorando la precisione nella separazione dei materiali ed efficientando l’intero ciclo di gestione. Il progetto “LaboRaee” vede attualmente assunti 5 dipendenti e, grazie a questa nuova tecnologia di automazione avanzata, coinvolgerà un numero crescente di detenuti e contribuirà, attraverso percorsi di upskilling qualificati, alla crescita professionale delle persone impiegate.

La raccolta dei Raee

In Lombardia vengono raccolte ogni anno circa oltre 5.750 tonnellate di rifiuti elettronici di categoria R3, tv e monitor: con il sistema robotizzato, la struttura – autorizzata per 1.000 tonnellate annue – potrebbe trattare fino al 17% di quanto raccolto in tutta la Regione.

«Con l’inaugurazione della nuova linea robotica presso l’impianto di Bollate, Amsa promuove un modello di economia circolare che comprende sia la sostenibilità ambientale che l’inclusione sociale. – ha commentato Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa – I Raee costituiscono una vera e propria miniera urbana e con la tecnologia presentata oggi aumenteremo la capacità di trattamento valorizzando sempre di più risorse preziose come alluminio, rame e metalli rari. Allo stesso tempo, stiamo contribuendo a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro delle persone impiegate attraverso l’acquisizione di nuove competenze professionali valide e richieste».

Crescita delle competenze

«Oggi si segna un nuovo passo avanti lungo il percorso di innovazione tecnologica, di crescita delle competenze professionali, ma soprattutto di crescita della persona che resta sempre al centro di tutto, a tutela della propria dignità e integrità. – ha commentato Giorgio Leggieri, direttore della Casa Circondariale di Bollate – Solo con la collaborazione strutturata tra istituzioni e sistema impresa è possibile conferire utilità alla pena. Sia per la persona detenuta come opportunità di cambiamento sia per la collettività come riparazione per il danno subito».

Fonte: Il Sole 24 Ore