Avanza l’e-commerce e vale 58,8 miliardi, al traino di turismo e servizi

Ogni cento prodotti o servizi consumer venduti in Italia 13 sono acquistati online. Così l’e-commerce sfiora i 59 miliardi di valore delle transazioni, 58,8 miliardi per la precisione, con un +6% rispetto allo scorso anno. Il volano di questa crescita sono i servizi come sempre spinti dal comparto turismo e trasporti e le vendite di biglietti per concerti, cinema, teatro e grandi eventi. Questo segmento delle vendite online vale 20,6 miliardi con un +8% sull’anno precedente. Un trend migliore rispetto alle vendite dei prodotti fisici che segnano un +5% a un valore di 38,2 miliardi. È quanto rivela la 24esima edizione dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano presentato durante il convegno «L’eCommerce B2c… per estendere e amplificare».

«Nel 2024 l’eCommerce B2c in Italia varrà oltre 3,5 miliardi in più rispetto al 2023. Una parte significativa di questa crescita è riconducibile agli acquisti online di servizi. In particolare prosegue la ripresa del turismo e trasporti (+8%) e dei comparti merceologici aggregati nell’ “altro servizi” (+9%), tra cui in primis il ticketing per eventi. Crescono anche gli acquisti online nelle assicurazioni (+5%) – spiega Riccardo Mangiaracina, Responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c-. I comparti di prodotto più dinamici, ossia con tassi di incremento superiori alla media (+5% ndr), sono l’arredamento e home living (+12%), il beauty&pharma (+12%) e il food&grocery (+7%)». In altre parole a crescere oggi sono quei settori merceologici che negli anni passati erano più lenti nello shopping online. Crescono a ritmi positivi, ma in linea con la media di mercato, l’informatica ed elettronica di consumo (+5%), l’abbigliamento (+5%) e l’auto e ricambi (+4%). L’editoria, invece, sembra aver raggiunto la sua stabilità di valore: gli acquisti online sono pressoché pari (+1%) a quelli registrati nel 2023.

«L’online continua a crescere, alimentato dall’innovazione, non solo tecnologica, ed è elemento imprescindibile per lo sviluppo del retail e delle abitudini di consumo degli italiani – sottolinea Alessandro Perego, Responsabile scientifico degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano . Nel celebrare il traguardo dei 25 anni dell’Osservatorio eCommerce B2c abbiamo riflettuto su quali dinamiche abbiano profondamente inciso sull’evoluzione dell’eCommerce e sulle sfide future che ancora attendono il settore. Il futuro dell’eCommerce è orientato all’ottimizzazione dei processi, alla sperimentazione tecnologica, in primis AI ed Extended Reality, e alla prova di nuove modalità di interazione con i consumatori e di nuovi modelli di business, molto spesso platform-based».

«Nel 2024 non subisce grandi variazioni la ripartizione del mercato tra online e fisico in Italia: il tasso di penetrazione dell’online sui consumi totali (eCommerce + store) acquista mezzo punto percentuale e arriva al 13%, con valori diversi nelle componenti di prodotto (11%) e di servizio (17%) – aggiunge Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c -. I valori di mercato ci parlano di un online un po’ meno vivace rispetto al passato. Questi dati non riflettono, però, il grande lavoro svolto dietro le quinte da molti merchant, i quali sono sempre più impegnati nell’ottimizzazione di processo, nell’introduzione di soluzioni tecnologiche per migliorare sia l’esperienza utente sia le attività di back-end e nella sperimentazione di modalità diverse di interazione con i consumatori». Aumenta inoltre il numero delle aziende italiane che hanno aperto una vetrina digitale. «Sono oltre 88mila chee hanno attivato un proprio canale di vendita online, aumentando così la loro capacità competitiva sul piano internazionale – rimarca Roberto Liscia, presidente di Netcomm -. Il commercio digitale si conferma un motore di crescita sempre più importante per l’economia europea e italiana. Nel 2024 il fatturato dell’e-commerce B2C in Europa è cresciuto del 3% per arrivare a un valore di 887 miliardi».

Fonte: Il Sole 24 Ore