Cessioni e prezzo gonfiato, così il software Nutanix approda al Viminale: il ruolo di Telecom

Il software di gestione Nutanix è stato comprato e venduto più volte prima finire alla Itd Solutions, la spa guidata dall’imprenditore Massimo Rossi che con la cessione finale al ministero dell’Interno incassa 20,6 milioni di euro. Una commessa ottenuta con la presunta corruzione del dinamico dirigente del Viminale Amato Fusco, che in cambio riesce a inserire Sferanet, di cui è socio occulto, nella catena di approvvigionamento del programma informatico. Più fatturazioni che iniziano, inaspettatamente, con l’acquisto di Nutanix da parte di Telecom Italia spa, che appena sette giorni dopo lo cede con un margine di circa 200mila euro a Sferanet, che a sua volta rivende a Itd Solutions, incassando 1.174.255 euro.

Filone dell’inchiesta Sogei

Il filone d’indagine rientra nella più ampia inchiesta Sogei della Procura capitolina e del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Roma. Secondo i procuratori aggiunti Paolo Ielo e Giuseppe Cascini, Sferanet (legata al gruppo Olidata con l’ex ad Cristiano Rufini) rappresenta la pietra angolare della presunta corruzione di Fusco: la sua operazione di acquisto e di rivendita rappresenta solo un “passaggio formale”, ritengono gli inquirenti, per arricchirne le casse facendo alzare il titolo in Borsa.

I vari passaggi di compravendita sono stati già ricostruiti, anche se si cercano ulteriori riscontri dall’analisi di una enorme mole di documenti sequestrata nei giorni scorsi dai Finanzieri. Chi indaga cerca ulteriori prove all’ipotesi della corruzione, partendo da un presupposto: Nutanix prima di arrivare all’Interno è passato attraverso tre diverse cessioni – alcune molto ravvicinate tra loro – che ne hanno comportato l’inevitabile aumento del prezzo finale, passato da 15,5 milioni del primo acquisto ai 20,6 milioni dell’ultima vendita al Ministero. Ma soprattutto, si vuole capire perché Telecom Italia spa sia entrata nell’operazione come primo soggetto che acquista il software dalla Computer Gross (distributore di Nutanix) destinato al Viminale.

Operazioni schermate

Stando agli atti d’indagine finora depositati, c’è un dato di fatto: gli indagati si adoperano affinché Sferanet sia sostanzialmente schermata. Riavvolgendo il nastro temporale degli avvenimenti, si percepisce come gli indagati cerchino in tutti i modi di evitare che Sferanet risulti la prima società a comprare i software da Computer Gross. Un particolare che emerge da una conversazione intercettata del 5 marzo 2023 tra Massimo Rossi e una persona di Computer Gross che non risulta indagata. I due parlano dell’imminente aggiudicazione della gara, che sarà ottenuta da Itd Solutions il 15 aprile 2024, e fanno riferimento a presunti o millantati accordi che ci sarebbero stati con l’omonima società Nutanix, produttrice del programma. Stando al riassunto della conversazione, “Rossi dice che Sferanet ha detto a Nutanix di aver trovato una soluzione che Rossi ha pensato possa essere ‘mettere in mezzo qualcuno tra voi e lui’”.

Fonte: Il Sole 24 Ore