Giubileo, buoni pasto per i pellegrini e un’assistente virtuale per muoversi in città

«Grazie a un’importante partnership ci sarà un sistema di buoni pasto a disposizione di tutti i pellegrini, che li potranno utilizzare in decine di ristoranti e bar a un costo particolarmente vantaggioso». Così il presidente di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard, ha annunciato ieri l’iniziativa promossa dalla Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, in vista del Giubileo 2025, che si aprirà nella Capitale il 24 dicembre. Obiettivo: combattere l’abitudine del pranzo al sacco, vissuta con sofferenza in tante altre città d’arte, da Firenze a Venezia, dove è stato vietato, pena multe salate, in tutta l’area intorno a piazza San Marco. Nello stesso giorno, alla tappa romana dell’Ai Tour di Microsoft, è stata presentata Julia, la piattaforma che servirà ai turisti che arriveranno a Roma durante il Giubileo.

Gli 80 anni di Confcommercio Roma

L’annuncio di Chevallard sui buoni pasto “calmierati” è avvenuto ieri in Campidoglio durante la cerimonia per gli 80 anni di Confcommercio Roma, alla presenza del presidente di Confcommercio, Andrea Sangalli, e del sindaco della città, Roberto Gualtieri, che è anche commissario straordinario di governo per l’Anno Santo, e di monsignor Rino Fisichella, delegato di Papa Francesco al Giubileo, in platea assieme al nuovo vicario di Roma, monsignor Baldo Reina. La sintonia tra Vaticano e Confcommercio sulla necessità di far rispettare le regole, contrastando abusivi e disonesti, è piena. «Roma con il Giubileo ha una occasione straordinaria che va colta insieme», ha detto Sangalli. «Confcommercio sta facendo la sua parte, anche perché da che mondo è mondo dove non arriva la fede arriva il manager».

Sul lavoro un “Protocollo Giubileo” tra Confcommercio e sindacati

Oltre ai buoni pasto a prezzi “calmierati”, Chevallard ha anticipato un’altra mossa di Confcommercio. La premessa: «Noi firmiamo con le organizzazioni sindacali Cigl, Cisl e Uil i più grandi contratti applicati dalle aziende del terziario e del turismo, costituendo, altresì, un sistema bilaterale a servizio delle imprese e dei lavoratori con istituti integrativi del servizio sanitario, della previdenza integrativa e del welfare contrattuale». Per questo l’associazione presenterà un “Protocollo Giubileo” che – ha spiegato Chevallard – interverrà su alcuni istituti legislativi e contrattuali necessari a rendere più competitivo e sostenibile il lavoro e il servizio, in vista di questo anno particolare per la nostra città».

Il monito: «La conclusione delle opere nei tempi sarà decisiva»

Tutto, però, a una condizione: che il cronoprogramma sia rispettato. «La conclusione nei tempi delle opere in cantiere per il Giubileo – ha affermato il presidente di Confcommercio Roma – sarà decisiva per rafforzare nei cittadini e negli imprenditori fiducia e ottimismo verso il futuro della Capitale. La migliore accoglienza, il prossimo anno, dei milioni di visitatori annunciati è l’occasione per mostrare una Roma non solo bella, ma anche internazionalmente affidabile. Una città che, finalmente, rispetta i tempi nella realizzazione delle opere pubbliche e delle procedure che permettano investimenti privati e qualità della vita urbana. Una Roma che, con ambizione e determinazione, vuole diventare quello che tutti desideriamo: una città efficiente, aperta al futuro, tecnologicamente all’avanguardia, internazionale».

«Bene aumento licenze taxi e termovalorizzatore»

Le imprese romane di Confcommercio riconoscono che «Roma ha bisogno di una scossa: abbiamo certo avvertito un cambiamento, ma c’è ancora molto da fare», ha aggiunto Chevallard. Dettagliando i progressi, certamente: «Siamo consapevoli della situazione disastrosa in cui il sindaco e la Giunta hanno trovato il trasporto pubblico romano, e del lavoro che si sta facendo per la manutenzione delle infrastrutture e l’acquisto di nuovi bus, tram e treni per le linee di metropolitana. Apprezziamo e incoraggiamo l’avvio delle procedure per l’aumento delle licenze dei taxi e delle auto a noleggio, anche se avremmo voluto maggior coraggio. Il coraggio che c’è stato nell’avviare la costruzione del termovalorizzatore: una infrastruttura indispensabile e attesa da tempo».

Fonte: Il Sole 24 Ore