Claude 3.5 Sonnet, il modello di Ai di Antrophic controlla il computer come farebbe un umano

L’intelligenza artificiale continua la sua espansione nel mondo reale e, tra le novità più recenti, spicca quella annunciata lo scorso martedì da Antrophic: la società di ricerca sull’intelligenza artificiale co-fondata dagli italoamericani Dario e Daniela Amodei nonché ex membri di OpenAI.

Infatti dopo il debutto di Rabbit R1, il dispositivo tascabile che intende sostituire lo smartphone assumendo il ruolo di un assistente in grado di svolgere un gran numero di azioni quotidiane e di imparare dall’utente, o del primo AI Agent on-device annunciato da Honor che attraverso un comando di testo o vocale può trovare e cancellare abbonamenti indesiderati, programmare calendari, prenotare biglietti di viaggio e molto altro ancora, Anthropic ha annunciato di aver istruito il suo modello di intelligenza artificiale, Claude 3.5 Sonnet, per svolgere numerose attività al computer e in totale autonomia.

Chiamata “computer use” la novità, già disponibile sull’API per gli sviluppatori, permette di chiedere a Claude di compiere attività su personal computer che svolgerà in modo simile agli esseri umani ossia osservando lo schermo, muovendo il cursore del mouse, cliccando pulsanti e digitando del testo. Tuttavia, trattandosi di una beta pubblica in una fase ancora sperimentale, non mancano errori e lievi rallentamenti che potranno essere risolti in tempi brevi grazie ai feedback degli sviluppatori.

“Gli umani mantengono il controllo fornendo prompt specifici che indirizzano le azioni di Claude come ‘Usa i dati del computer e online per compilare un modulo specifico’. Le persone abilitano e limitano l’accesso in base alle necessità. Claude suddivide i prompt dell’utente in comandi del computer (ad esempio, spostare il cursore, fare clic, digitare) per portare a termine quell’attività specifica” afferma un portavoce di Anthropic a TechCrunch.

Asana, Canva, DoorDash, Replit e The Browser Company stanno già sperimentando questa opportunità eseguendo compiti che richiedono numerosi passaggi per essere completati. Ad esempio, Replit sta sfruttando le funzionalità di Claude 3.5 Sonnet per l’uso del computer e la navigazione dell’interfaccia utente con lo scopo di sviluppare una funzione, integrata per il loro prodotto Replit Agent, capace di valutare le app durante la loro creazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore