Arriva in Italia la britannica Dojo con un Pos nel cloud per pagamenti veloci

Ottimizzazione dei tempi di gestione del pagamento e semplificazione della gestione operativa quotidiana per esercenti, operatori della ristorazione, retail in generale e professionisti del settore sanitario. È questo il punto di forza dell’offerta di Dojo, che sbarca in Italia con una soluzione di pagamento pensata appositamente per le esigenze dei clienti, i merchant.

L’offerta

Al momento l’offerta di Dojo, nome commerciale di Paymentsense Ireland, si concretizza in un Pos semplice da utilizzare, gestito in cloud e compatibile con i principali sistemi gestionali per aziende. Ma già la fintech guarda avanti: «Per ora il servizio è concentrato al pagamento in chiave B2B, ma già stiamo pensando all’espansione al commercio online, con la possibilità di pagamento con link o Qr code», commenta Antonio Di Berardino, country manager per l’Italia, sottolineando come si stanno valutando anche altri servizi, a partite dal business funding, possibilità di piccoli finanziamenti per gli esercenti con restituzione mediante una percentuale trattenuta sul transato, che potrebbe partire entro fine 2025.

Gli strumenti

Dotata di una licenza di istituto di moneta elettronica in Irlanda, Dojo mette a disposizione una suite diversificata di strumenti di pagamento digitali e in presenza, ideata per velocizzare le transazioni, semplificare la riconciliazione dei pagamenti e garantire l’accesso rapido ai fondi incassati. La fintech integra connettività Wi-fi e 4G per transazioni rapide, un’interfaccia intuitiva per la gestione contabile e processi che consentono la liquidazione degli incassi in tempi record.

I numeri

Partita quindici anni fa nel Regno Unito con servizi di acquiring, Dojo si è sviluppata sll’offerta di servizi di pagamento arrivando a 150mila clienti e un volume di transato pari a 42 miliardi di sterline (50 miliardi di euro). L’esercizio allo scorso marzo si è chiuso con ricavi pari a 310 milioni di sterline (367 milioni di euro), con una crescita del 28% rispetto ai 241 milioni dell’anno precedente.

Quest’anno si è allargata all’Irlanda, diventata piattaforma di lancio per la Spagna e, ora, per l’Italia, considerato come mercato strategico per la forte presenza di Pmi, soprattutto nell’ambito ristorazione e hospitality, e per il processo di digitalizzazione dei pagamenti. L’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano ha confermato recentemente un mercato che continua la crescita dei pagamenti digitali, arrivati a 223 miliardi di euro nel primo semestre dell’anno (+8,6% sull’anno prima), con uno scontrino medio in continuo calo, sceso a 42,8 euro. Il che conferma l’utilizzo della carta e dei sistemi digitali anche per i piccoli pagamento quotidiani.

Fonte: Il Sole 24 Ore