Ecosistema urbano, sprint dei grandi centri contro smog e traffico

A Bologna, Firenze e Torino si diffondono le piste ciclabili. A Catania c’è uno sprint della raccolta differenziata. Ma, di contro, il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti continua a crescere nel capoluogo piemontese e, in misura minore, a Roma e Milano. Sono questi i principali trend che saltano all’occhio dall’analisi storica degli indicatori di Ecosistema urbano nelle dieci maggiori città metropolitane.

Accomunate dalla “fatica” di uscire dalle cronicità urbane (smog, traffico, rifiuti, dispersione idrica e consumo di suolo), le metropoli italiane segnano comunque progressi nelle politiche ambientali urbane.

Il “salto” nella raccolta differenziata di rifiuti (passata dal 44,9% del 2016 a 72,9%) permette ad esempio a Bologna di scalare la classifica di Legambiente delle città più green, piazzandosi tra le prime dieci, anche grazie all’aumento di passeggeri del trasporto pubblico locale e di piste ciclabili.

Solo Torino e Roma superano o sfiorano la media nazionale di 67 auto in circolazione ogni 100 abitanti (rispettivamente 69 e 66 auto), mentre nelle altre otto città metropolitane esaminate l’indice rappresentativo del traffico cittadino resta inferiore (con Genova e Milano che ne registrano 48 e 52 ciascuna). In parallelo, nei grandi centri urbani aumentano le aree pedonali che sfiorano i 116 metri quadrati per abitante a Firenze, con i maggiori aumenti nell’ultimo anno a Catania e Palermo.

Restano, comunque, impressionanti i numeri che rilevano le principali emergenze urbane. Ad esempio quelli legati alle concentrazioni di biossido di azoto di Napoli, Milano, Torino, Palermo e Catania. Oppure i giorni di superamento dei limiti dell’ozono nella centralina peggiore a Genova o Milano. A Catania, inoltre, si registra ancora una volta il più alto numero di auto (79 ogni 100 abitanti).

Fonte: Il Sole 24 Ore