Milan, record storico di ricavi e secondo bilancio in utile

Il Milan per il secondo anno consecutivo registra un utile di bilancio, con un risultato consolidato positivo pari a 4,1 milioni, in linea con la stagione 2022/23 (quando l’utile è stato di 6 milioni), e consegue un nuovo record nella storia del club dopo quello stabilito la scorsa stagione (404,5 milioni) a livello di fatturato con 457 milioni di ricavi, con un ulteriore incremento del +13%. Questi i due numeri che sintetizzano il bilancio consolidato al 30 giugno 2024 approvato all’unanimità dall’Assemblea degli azionisti e licenziato dal Consiglio d’Amministrazione lo scorso settembre.

Gli investimenti sul mercato

«I risultati finanziari – si legge nella nota che accompagna il bilancio – hanno sostenuto il continuo rafforzamento del progetto sportivo, con oltre 100 milioni di investimenti netti effettuati nelle ultime due finestre di calciomercato, al netto di cessioni, e l’ulteriore incremento netto dei diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori pari a 8,4 milioni. Nella stessa direzione di rafforzamento del valore della rosa va anche l’aumento del +8% del costo del monte ingaggi di tutti i tesserati, rispetto all’esercizio 2022/23».

I ricavi

La crescita economica viene attribuita a diverse fonti di ricavi, a partire dai proventi da sponsorizzazioni, che ammontano a 90,5 milioni (+9,7 milioni rispetto al precedente esercizio), in virtù della sottoscrizione di contratti con nuove controparti per la stagione corrente e le successive, e i proventi commerciali e royalties, dal valore di 52,9 milioni (+6,4 milioni), sospinti dalla vendita di posti premium allo stadio.

«Un contributo – continua ancora la nota – rilevante alla generazione di valore proviene anche dal qualificato network di partner e consulenti di RedBird, che attraverso competenze diversificate ed esperienze di livello internazionale hanno collaborato a sviluppare progetti nell’area retail, marketing e innovazione».

Un apporto rilevante è derivata anche dalla gestione dei diritti dei calciatori, in aumento di 45,9 milioni rispetto alla passata stagione, per effetto delle plusvalenze realizzate e da maggiori ricavi da cessione temporanea delle prestazioni dei calciatori. Il risultato positivo è stato realizzato nonostante la riduzione degli introiti da diritti audiovisivi e ticketing, influenzati dal percorso nelle competizioni europee che, rispetto alla stagione passata, ha visto un decremento di circa 40 milioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore