Più dolcetto che scherzetto: cresce il business italiano di Halloween

Tra caramelle spaventose, biscotti a forma di ragno e zucche intagliate – oppure fritte – anche in Italia, nel suo piccolo, dolcetto o scherzetto è diventato un business.

I conti per quest’anno li faremo la mattina dell’1 novembre. Ma Coop Alleanza 3.0, cui fanno capo circa 350 negozi della grande distribuzione italiana dal Friuli fino alla Puglia, ha appena reso noto che l’anno scorso, nei quindici giorni precedenti alla notte di Halloween, sono state comprate ben 32 tonnellate di dolciumi: 7.500 tonnellate di caramelle a tema, 9mila confezioni di prodotti a base di cioccolato e 15.200 prodotti freschi di pasticceria o da forno.

Sempre l’anno scorso, un’indagine condotta da Confesercenti e Swg stimava il giro d’affari di Halloween intorno ai 200 milioni di euro, tenendo conto però anche di vestiti, decorazioni e ingressi per le feste a tema. Il 28% della spesa esce dai portafogli dei genitori di figli piccoli, il 25% dai giovani tra i 18 e i 34 anni. Lo stanziamento medio per celebrare Halloween l’anno scorso si aggirava tra i 30 e i 120 euro a persona, cappello da strega e tutto il resto inclusi.

Allo stesso modo, Just Eat è andata a ricercare i dati della sua settimana di Halloween 2023 e ha calcolato, per esempio, che in quei giorni sono stati ordinati 70.200 chili di piatti a base di zucca. Anche gli ordini di dessert avevano registrato una decisa impennata, raggiungendo i 6.700 chili in una settimana. Per l’edizione 2024 della festa Just Eat ha preparato una selezione di piatti ad hoc, come la pizza ragnatela alla zucca, le polpette mummia avvolte in striscioline di pasta sfoglia, il sushi “occhi da mostro” e le crepes nere “mantello del vampiro”.

Anche i ristoranti italiani si sono attrezzati per la serata di Halloween, e nemmeno gli chef più famosi disdegnano la ricorrenza. A Milano, per esempio, Alessandro Borghese firma un menu stregato, con tanto di Scary Mousse finale. Mentre negli agriturismi, ricorda la Coldiretti, è sempre più di scena lo “zuccaturismo”, dal Villaggio delle zucche a Treviso fino al Giardino delle zucche di Caserta.

Fonte: Il Sole 24 Ore