Piombino, giù le ciminiere: arriva un villaggio turistico da 100 milioni

Cambia lo skyline di Piombino, la città toscana che aspetta da anni il rilancio della sua attività principale, quella siderurgica, e intanto sogna (e progetta) un futuro nel turismo. Il 29 ottobre sono state demolite le due ciminiere in cemento alte quasi due metri (195 centimetri), a righe bianche e rosse, dell’ex centrale Enel di Tor del Sale, che svettavano sul golfo da quasi 50 anni. La stazione elettrica a olio combustibile, che ha cessato la produzione nel 2012 ed è stata dismessa nel 2015, è stata venduta da Enel (per adesso è stato stipulato il contratto preliminare) a una società del gruppo Gb Invest degli imprenditori pistoiesi Stefano e Lorenzo Nesti, che stanno investendo nell’hotellerie di lusso (Grand hotel Principe di Piemonte e hotel Excelsior a Viareggio, Maitò Art Hotel a Forte dei Marmi, ex ospedale militare San Gallo a Firenze) e nell’immobiliare. La demolizione della centrale, a carico dei Nesti, è stata avviata nel novembre 2021 e sarà completata nel giro di cinque-sei mesi, in parallelo alle bonifiche dell’area curate da Enel.

Il piano di sviluppo

Al posto della centrale sorgerà un villaggio turistico green, di alto livello: sarà un complesso diffuso, a basso impatto ambientale e paesaggistico assicurano i promotori, formato da case mobili, aree sportive, zona congressuale per cercare di allungare la stagione turistica. L’investimento previsto si aggira sui 100 milioni di euro. Del resto – si spiega – il fatto di avere a disposizione un’area di 45 ettari, al confine con una riserva naturale regionale del Wwf, consente (e richiede) un intervento poco invasivo e di qualità. Lo studio di fattibilità è stato fatto dalla fiorentina Archea di Marco Casamonti, ma il progetto vero e proprio non è ancora stato assegnato anche perché la definizione di altezze e volumetrie è “appesa” al piano operativo del Comune di Piombino, che sarà pronto tra circa 12 mesi. Per adesso è stato approvato il piano strutturale comunale, che ha previsto il cambio di destinazione d’uso dell’area da industriale a turistico-ricettivo.

La tempistica

I cantieri dunque partiranno nel 2026 e faranno capo alla società Tor del Sale spa, posseduta al 100% dalla Gb Invest di Stefano e Lorenzo Nesti. Il contratto definitivo tra Enel e investitori è condizionato all’approvazione delle bonifiche da parte del ministero dell’Ambiente: al momento l’area è ancora definita Sin, sito di interesse nazionale, contaminato e pericoloso, qualifica che decadrà col collaudo delle bonifiche.

Fonte: Il Sole 24 Ore