Il Pil Usa tiene il passo: nel terzo trimestre cresce del 3% annualizzato

Il Pil degli Stati Uniti è aumentato del tasso annualizzato del 2,8% nel periodo tra luglio-settembre, mantenendo un ritmo sostenuto e in linea con il trimestre aprile-giugno nel quale l’incremento era stato del 3 per cento.

L’economia statunitense ha mantenuto un solido ritmo di crescita nel terzo trimestre: l’inflazione in calo e i forti aumenti salariali hanno alimentato la spesa dei consumatori anche in vista delle elezioni presidenziali, che pure alimentano tensioni e rappresentano un notevole elemento di incertezza anche per i mercati.

La stima anticipata del prodotto interno lordo del terzo trimestre – diffusa dal dipartimento del Commercio – conferma la capacità di resistere dell’economia americana, e potrebbe dare qualche sostegno alla campagna della vicepresidente Kamala Harris, candidata del partito democratico, contro l’ex presidente, il repubblicano Donald Trump.

I sondaggi per le elezioni che si terranno il 5 novembre continuano comunque a indicare una grane incertezza sull’esito elettorale, con i due candidati alla pari nei consensi nazionali, ma anche nei dati che riguardano i sette Stati in bilico e decisivi, a cominciare dalla Pennsylvania.

Gli elettori americani, anche negli ultimi mesi, hanno sempre messo i temi economici in testa alle loro preoccupazioni: l’inflazione accumulata dagli scorsi anni non smette di farsi sentir nelle tasche della famiglie, nonostante l’indice dei prezzi segnali aumenti annui intorno al 2%, quindi vicini all’obiettivo della Federal Reserve. Pesano soprattutto il costo della spesa per alimentari e gli affitti per la casa.

Fonte: Il Sole 24 Ore