Il governo laburista britannico sdogana nuovi investimenti al prezzo di un aumento delle tasse

La prima legge finanziaria laburista ha mantenuto la promessa del Governo di voltare pagina dopo 14 anni di Conservatori al potere. La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves ha presentato oggi in Parlamento un budget che prevede 40 miliardi di sterline di aumenti delle tasse e forti investimenti per infrastrutture e servizi pubblici, in particolare Sanità e scuole.
«Non ci sono scorciatoie, per crescere bisogna investire, investire, investire», ha dichiarato la Reeves, per «un decennio di rinnovamento nazionale che riporti la stabilità economica dopo gli ultimi anni di instabilità e caos».
Gran parte dei nuovi introiti fiscali – 25 miliardi di sterline – arriveranno dall’aumento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, che salgono dal 13,8% al 15%, mentre la soglia alla quale scattano è stata abbassata da 9.100 a 5mila sterline. Sono previste esenzioni per oltre un milione di piccole e medie imprese.

La Reeves ha potuto così dichiarare di avere mantenuto la solenne promessa fatta in campagna elettorale di non aumentare l’Iva, le imposte sul reddito, le tasse societarie o i contributi previdenziali a carico dei lavoratori. L’opposizione Tory ha accusato il Labour di ipocrisia, sostenendo che penalizzare i datori di lavoro ha conseguenze negative anche per i lavoratori. “Non ho preso questa decisione a cuor leggero, so che sarà oneroso per le imprese, ma ho scelto di ristabilire la credibilità economica”, ha detto la Reeves.
La cancelliera ha anche annunciato l’aumento del 6,7% del salario minimo a 12,21 sterline all’ora mentre il salario minimo per i giovani sotto i 21 anni sale dalle 8,60 alle 10 sterline all’ora. «Fu un Governo laburista a introdurre il salario minimo nel 1999 ed è giusto che sia un Governo laburista ad aumentarlo per tutelare i lavoratori dall’aumento del costo della vita».

Nuove regole fiscali

Il Tesoro britannico ha deciso di modificare le regole fiscali, separando le spese correnti dagli investimenti. Resta quindi l’impegno al rigore fiscale e a bilanciare i conti pubblici con la promessa di tornare al surplus nel 2026, ma è concesso indebitarsi per investire in progetti «produttivi e che portano lavoro, crescita e benessere».
Il Governo intende «creare le condizioni giuste per incentivare gli investimenti privati, dato che la Gran Bretagna sotto i Tories è diventata il fanalino di coda del G7 -, ha detto la cancelliera – ma sono necessari anche gli investimenti pubblici e bisogna prendere in considerazione i benefici e non solo i costi di questi investimenti».

Cento miliardi a disposizione per infrastrutture

Durante la legislatura saranno quindi messi a disposizione 100 miliardi di sterline per investimenti in nuove infrastrutture come strade e linee ferroviarie, in edilizia pubblica come nuove scuole e case popolari e in progetti di energia rinnovabile come l’idrogeno verde.
«Non ci sarà un ritorno all’austerità», ha dichiarato la Reeves, annunciando un massiccio aumento di 22,6 miliardi di sterline del budget del Servizio sanitario nazionale (Nhs) e di 6,7 miliardi per le scuole, che permetteranno di ridurre le liste di attesa degli ospedali pubblici, che hanno raggiunto livelli record, e di arruolare migliaia di nuovi insegnanti. Il ministero della Difesa inoltre avrà 2,9 miliardi di sterline in più sia per rispettare gli impegni presi con la Nato di arrivare al 2,5% del Pil sia per continuare a sostenere l’Ucraina senza limiti di tempo, «for as long as it takes».
Il Governo laburista completerà l’opera iniziata dai Tories, che avevano ridimensionato il sistema “non dom”, che consente ai super ricchi residenti in Gran Bretagna di non pagare tasse sugli utili generati all’estero. Il regime non dom sarà abolito del tutto, ha detto la Reeves.

Aumenteranno inoltre le tasse sui capital gain generati dalla vendita di azioni, ma non di immobili, che passano dal 20% al 24%, mentre le imposte sui profitti delle società di private equity saliranno dal 28% al 32% all’inizio del nuovo anno fiscale in aprile. La Reeves ha detto di essere «estremamente orgogliosa» di essere la prima cancelliera donna a presentare il budget in Parlamento, ma ha aggiunto che il suo «senso di responsabilità» è superiore al suo orgoglio. La sua «missione», ha dichiarato, è «ricostruire la Gran Bretagna, tutelare l’Nhs, rilanciare la crescita, riconquistare la credibilità economica».

Fonte: Il Sole 24 Ore