Germania: recessione tecnica schivata, ma prezzi in risalita. Meglio delle attese anche l’Eurozona
Una buona notizia, inaspettata, e subito dopo una cattiva: in Germania di questi tempi va così ed è già tanto. La buona notizia è che l’economia tedesca non si è contratta anche nel terzo trimestre del 2024, anzi è cresciuta a sorpresa dello 0,2% sui tre mesi precedenti, quando però la flessione è stata superiore a quanto inizialmente stimato e pari allo 0,3% (invece che lo 0,1%). Ne ha giovato l’Eurozona, a sua volta cresciuta più delle attese.
E poi la cattiva notizia, anche in chiave europea: l’inflazione tedesca ha rialzato la testa a ottobre ed è tornata al 2,4% sopra il target della Bce (indice armonizzato Ue), in accelerazione rispetto all’1,8% di settembre e sopra le attese degli analisti.
Crescita zero virgola
La Germania schiva quindi la recessione tecnica, ma resta sott’acqua: tutti gli istituti economici, e anche il Governo, prevedono che il 2024 si chiuderà con il segno meno davanti alla variazione del Pil, con una flessione attesa dello 0,2%. Più “ottimista” l’Fmi, che indica crescita zero.
Il dato sul Pil, diffuso dall’ufficio di statistica Destatis, è preliminare e soggetto a revisioni. Se confermato, smentisce le attese di recessione tecnica, vale a dire due trimestri consecutivi in contrazione (ci si aspettava un calo dello 0,1% tra luglio e settembre).
La crescita è stata trainata dalla spesa pubblica e dai consumi privati. «Zavorrata dalle debolezze strutturali, l’economia sta dando un segnale di vita, grazie ai consumatori, che hanno abbassato un po’ la guardia», ha affermato Alexander Krueger, capoeconomista di Hauck Aufhaeuser Lampe. «Le prospettive di crescita sono a metà strada tra la stagnazione e il passo di lumaca», ha aggiunto.
Fonte: Il Sole 24 Ore