Nasce il Consorzio per gestire il riutilizzo e il fine vita dei mobili
Un grande progetto di trasformazione industriale, che servirà non solo a favorire il riutilizzo e il riciclo dei mobili già presenti nelle nostre case, ma anche a cambiare il modo in cui i prodotti per l’arredamento vengono pensati e realizzati, progettandoli sin dall’inizio in modo che sia più facile ripararli e rigenerarli, favorendone quindi il riutilizzo, ma anche disassemblarli, separando i diversi materiali che li compongono, per poi riciclarli o accompagnarli a fine vita.
Con questo obiettivo ambizioso nasce il Consorzio Nazionale Sistema Arredo promosso da FederlegnoArredo, costituitosi formalmente in questi giorni con l’adesione delle prime 15 aziende che, insieme, rappresentano un valore complessivo di oltre due miliardi di euro di fatturato, a cui si aggiungeranno presto altre realtà, il cui processo di adesione è in corso.
Gli obiettivi del Consorzio
Annunciato già lo scorso luglio, il Consorzio si propone di affiancare le imprese – produttrici e della distribuzione – nella gestione del fine vita dei prodotti del settore, in linea non solo con i principi dell’economia circolare in cui da tempo la filiera italiana del legno-arredo è all’avanguardia, ma anche con le nuove politiche europee, che vanno sempre più nella direzione del riutilizzo dei prodotti.
Inoltre, questa iniziativa consentirà alle aziende del mobile di farsi trovare pronte «a una possibile futura implementazione della responsabilità estesa del produttore da parte del legislatore e alla normativa sull’Eco-design», spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio. La cosiddetta «Responsabilità estesa del produttore» (Epr) non è infatti ancora un obbligo di legge, ma potrebbe diventarlo e in ogni caso, a prescindere dagli obblighi normativi, «si tratta di valori e principi in cui come imprenditori crediamo e su cui le nostre aziende stanno investendo da anni», aggiunge Feltrin.
Come funzionerà il nuovo sistema
Nel concreto, il Consorzio avrà un ruolo di coordinamento e supporto di un sistema nazionale che consenta alle aziende il conferimento in apposite piattaforme dei mobili usati da dove, di volta in volta a seconda dei casi e delle esigenze, i prodotti potranno essere portati presso le aziende produttrici per essere rigenerati e rimessi sul mercato, oppure disassemblati per poi conferire i singoli componenti in altri consorzi di recupero e riciclo. Il Consorzio potrà essere operativo su tutto il territorio nazionale, garantendo il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclo di rifiuti di mobili e altri prodotti di arredo, nonché il riutilizzo degli stessi.
Fonte: Il Sole 24 Ore