Dall’Italia parte la sfida dei “Custodi del futuro” con la raccolta della plastica (e non solo)

Dalle reti da pesca abbandonate in mare alla plastica buttata nelle campagne, per finire con gli altri rifiuti nelle aree verdi. E poi la lotta per impedire lo smaltimento di olio motore in mare, l’app e il database per mappare le aree da ripulire. Sono le iniziative  del “clean-up sistematico The Custodians Plastic Race”, format lanciato nel 2023 da BioDesign Foundation,  e replicato nel 2024 con numeri in crescita, e che ora guarda alla prossima primavera. 

La sfida ambientale

«BioDesign Foundation è una fondazione che nasce per salvaguardare la biodiversità in natura – spiega Roberto Guerini, presidente e fondatore -. Abbiamo sviluppato Earth Solution Platform, una piattaforma che individua i problemi ecologici del mondo e li trasforma in sfide, soluzioni e azioni concrete. Ci siamo concentrati su uno dei problemi maggiori, la plastica dispersa in natura, e abbiamo ideato The Custodians Plastic Race, una gara contro il tempo per ripulire città, nazioni e il pianeta attraverso uno sforzo collettivo, seguendo il principio All Together Now»

Recuperate 600 tonnellate di plastica

Il programma di interventi dall’inizio dell’attività ha permesso di recuperare 600 tonnellate di plastica e che la fondazione porta avanti con la collaborazione della Marina Militare, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Protezione Civile e dell’Istituto idrografico. 

I custodi del futuro

A portare avanti queste iniziative (comprese una serie di collaborazioni con eventi sportivi nazionali e internazionali) c’è un “esercito” di mille volontari, i cosiddetti Custodians of the Future (Custodi del Futuro), oltre che istituzioni, associazioni locali e nazionali, scuole, enti comunali e aziende.

«Grazie al supporto e alla collaborazione di Marina Militare, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Protezione Civile – rimarcano i promotori -, gli interventi sono stati efficaci».

Fonte: Il Sole 24 Ore