La Dea ferma la fuga del Napoli (3-0). L’Inter a un punto ma quanta fatica con il Venezia…
Dov’è il pallone? A noi niente? Ad un certo punto gli azzurri se lo saranno chiesto, visto che nel primo tempo non l’hanno quasi mai toccato.
La Dea è passata dopo neanche dieci minuti con un sinistro al volo di Lookman favorito da un precedente errore di Olivera. Il nigeriano, dopo una blanda reazione del Napoli, sferra anche il colpo del 2-0 battendo da fuori Meret. A nulla son serviti i cambi di Conte, tanto che nella ripresa è arrivato anche il tris di Retegui. Dire che il Napoli esca ridimensionato forse è troppo. Però almeno un allerta gialla è meglio farla scattare: sempre che, dopo lo scontro diretto di domenica prossima con l’Inter, non diventi arancione o rossa.
Le strane amnesie dell’Inter
Anche l’Inter, pur avvicinandosi a un punto dal Napoli, non ha passato una domenica esaltante. A San Siro con il Venezia la sfanga di misura (1-0) grazie a un gol di Lautaro, tornato a segnare a San Siro dopo più di otto mesi. Però che fatica a chiudere il conto! Senza le parate di Sommer, decisivo in due occasioni, e i tanti cross di Dimarco (da uno di questi l’inzuccata vincente del centravanti argentino), Inzaghi arriverebbe ancora più nervoso alla prossima sfida con Conte. Tre punti sono preziosi, ma non cancellano del tutto alcune amnesie dell’Inter, messa spesso alle strette da un Venezia tutt’altro che rinunciatario.
E se il gol all’ultimo minuto di Sverko fosse stato convalidato (tocco di mano) adesso saremmo qui a parlare di una magnifica occasione sprecata. E di un’Inter che, pur producendo molto, è anche facilmente perforabile. All’attivo, oltre al risultato, per Inzaghi ci sono comunque due ritorni: quello di Lautaro al gol e quello in campo di Calhanoglu, rientrato per mezz’ora dopo l’infortunio.
L’Atalanta si candida al titolo?
E la Dea? Non è ora di farla uscire dall’equivoco della bella provinciale che, ogni tanto, fa venire il mal di denti alle big? Se tiene questi ritmi, e questa qualità di gioco, con Retegui capocannoniere e un Lookman incontenibile, non può più nascondersi. Insieme alla Fiorentina (che ha vinto anche a Torino con un gol di Kean) la Dea è a tre lunghezze dalla capolista. In questo torneo fluido, finora privo di certezze, tutto può ancora succedere. Lo stesso dicasi per i viola, al settimo successo consecutivo tra campionato ed Europa.
Fonte: Il Sole 24 Ore