Finanza sostenibile, come le aziende Ue utilizzano le cambiali finanziarie green

La finanza sostenibile non finisce mai di sorprendere. Dopo i green bond e i linked-bond, c’è un altro strumento finanziario che si sta facendo largo in Europa. Sono le commercial paper che in Italia conosciamo con il nome di cambiale finanziaria. Secondo uno studio di ottobre dell’Associazione internazionale dei mercati di capitali (Icma), si stima che in Europa l’utilizzo delle commercial paper abbia già raggiunto circa 300 miliardi di euro; ben lontani, dunque, dai 4,5 trilioni di dollari del mercato dei sustainable bond ma che potrebbero presto mettere il turbo, vista la flessibilità dello strumento, soprattutto dal punto di vista giuridico, e i costi inferiori. «Le commercial paper, anche quelle sostenibili – evidenzia Alessandra Pala, counsel della practice global financial markets di A&O Shearman – sono innanzitutto esenti dalle previsioni di cui al regolamento prospetti. Inoltre, gli emittenti hanno bisogno del supporto legale soltanto nella fase iniziale per la costituzione del programma. Sul versante investitori, invece, è uno strumento destinato al segmento wholesale e quindi per esempio a banche e assicurazioni».

Due tipi di cambiali green

Icma ha mappato 33 programmi di commercial paper sostenibili in Europa. È emerso che le aziende emettono due categorie di cambiali finanziarie: 1) le prime sono quelle simili ai green bond emessi per finanziare un determinato progetto; in inglese vengono denominate “use of proceeds”, quando appunto i proventi sono vincolati al finanziamento di un determinato piano green o social; 2) l’altra categoria di commercial paper evidenziata da Icma, è quella simile ai sustainability linked bond, ovvero le obbligazioni collegate a determinati indicatori (Kpi) e performance.

Le commercial paper vincolate al progetto sono quelle più numerose: sono ben 23 programmi di emissioni per un controvalore di 265 miliardi di dollari. L’altra categoria invece può contare su 10 progetti di emissioni per un controvalore di 34 miliardi di euro.

Il programma di finanziamenti

La commercial paper è di per sé uno strumento finanziario di breve termine che cozza un po’ con il concetto stesso di sostenibilità: il lungo termine è proprio del dna del mondo green. «Le commercial paper, come durata, non superano l’anno – ribadisce Pala – e molto spesso hanno una natura revolving: vengono emesse su base continuativa, finanziando le precedenti con quelle successive. Più in generale, un programma di commercial paper può durare fino a tre anni».

Come si fa dunque a coniugare il breve termine delle cambiali finanziarie con il lungo termine della finanza sostenibile? Lo snodo chiave è il Sustainable financing framework ossia il piano di emissioni sostenibili previste dall’azienda, emissioni che possono essere anche quelle di green o social bond. Per Icma è fondamentale la cornice in cui collocare le cambiali finanziarie. «La raccomandazione chiave dei Principi – si legge nel report di ottobre – è che gli emittenti dispongano di un quadro di riferimento che fornisca informazioni rilevanti “nel contesto della strategia generale di sostenibilità”. Di conseguenza, molte aziende emittenti hanno sviluppato quadri di riferimento per la finanza sostenibile che si applicano a tutti i loro finanziamenti».

Fonte: Il Sole 24 Ore