Il traduttore punta alla singolarità: Translated lancia l’AI di Lara
Due persone si parlano in videocall dai poli opposti del mondo: ciascuno parla nella sua lingua madre, l’altra ascolta in diretta nella propria lingua. Quindi una parla francese, l’altra riceve la traduzione simultanea come se l’interlocutore stesse parlando in cinese, con la propria voce naturale. E viceversa. È questa la nuova frontiera della traduzione automatica che utilizza l’intelligenza artificiale nella versione di Translated, la società italiana che da quasi vent’anni lavora alla realizzazione del traduttore perfetto, imparando dai professionisti umani mediante machine learning.
La traduzione simultanea in diretta videoconference non è ancora pronta, ma non ci vorrà molto. Intanto Translated ha affinato la qualità della sua traduzione presentando Lara, l’intelligenza artificiale addestrata per raggiungere a qualità dei migliori traduttori professionisti. Allenata sulla base di 25 milioni di traduzioni reali elaborate con 1,2 milioni di ore di lavoro di Gpu grazie all’accordo con Nvidia, Lara ha bruciato le tappe della qualità: l’anno scorso era a 11 errori ogni mille parole contro 4,6 del traduttore medio e uno solo del traduttore perfetto. “Quest’anno siamo scesi a 2,5 errori ogni mille parole per Lara e l’anno prossimo arriveremo a uguagliare la performance umana, toccando anche la velocità di un secondo per parola: arriveremo di fatto alla singolarità linguistica”, promette Marco Trombetti, Ceo di Translated. Il lancio si colloca all’interno di un percorso di espansione globale, facendo seguito a un investimento di 30 milioni di dollari guidato da Ardian nel 2021, per portare la sua tecnologia linguistica a un pubblico mondiale.
La nuova AI traduttrice integra i large language model con i migliori modelli traduttori, unendo la qualità professionale con la capacità di comprendere i concetti all’interno del contesto in cui sono inseriti. Per esempio, Lara è in grado di capire dal ragionamento in cui la parola è inserita se parliamo di terra nel senso del pianeta, di terreno agricolo o, magari, di terra rossa di un campo da tennis, regolandosi di conseguenza. Allo stesso tempo fornisce anche le scelte fatte nell’ambito della traduzione in linguaggio naturale, esattamente come se fosse una persona.
Già, le persone… Che ne sarà dei traduttori? Saranno sostituiti da Lara? “Stiamo sottovalutando l’importanza dell’elemento umano: il linguaggio è una funzione più complessa di una traduzione e possiamo quindi essere certi che nessuno traduce un umano come un essere umano”, spiega Trombetti. Da sempre Translated punta a rivalutare la componete umana, con l’obiettivo di automatizzare le traduzioni standardizzate, sbloccando e abilitando così un mercato potenziale che prima era inibito dai costi eccessivi.
Così negli ultimi anni ha ampliato la propria offerta di traduzione automatica, passando da 62 a oltre 200 lingue supportate, sviluppando la tecnica Trust Attention, che classifica i dati di allenamento in base alla loro affidabilità̀, migliorando così la precisione dell’AI generativa, conquistando clienti come Airbnb, SpaceX, Uber e Glovo. Per loro Translated permette di offrire testi e annunci sul sito automaticamente nella lingua dell’utente. “Il linguaggio – conclude Trombetti – ha guidato l’evoluzione umana, permettendo la collaborazione per un futuro migliore. Con gli ultimi avanzamenti dell’IA, stimiamo una crescita della domanda sia per la traduzione automatica, nella misura di cento volte, che per la traduzione umana, di dieci volte. Supportando la comprensione globale, Lara ci aiuta a raggiungere la prossima fase dell’evoluzione umana”.
Fonte: Il Sole 24 Ore