Nel 2024 la Carta per l’integrazione di UNHCR guadagna cinque nuove città
Elaborata nel 2022 dalle città capofila e UNHCR, cresce e si consolida nel 2024 guadagnando Bologna, Brescia, Genova, Padova e Ravenna. È la Carta per l’integrazione dei rifugiati, nata dalla volontà dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite di valorizzare il ruolo degli enti locali nei percorsi di inclusione delle persone rifugiate in Italia e arrivata adesso a raccogliere undici città. Un impegno che si è concretizzato anche nella firma di un protocollo con l’Associazione dei Comuni Italiani per la diffusione dei suoi valori e la promozione del sistema SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione). Un lavoro necessario, spiega Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, perchè <La cooperazione tra istituzioni, associazioni e cittadini è fondamentale per trasformare le sfide dell’integrazione in opportunità di crescita per le comunità intere>.
Opportunità che i comuni hanno voluto cogliere perché, come spiega Veronica Nicotra, Segretario Generale dell’ANCI, <L’integrazione dei rifugiati non avviene il luoghi astratti e indeterminati, ma sui territori, nelle piazze, presso i servizi e nelle aziende delle nostre città, siano esse grandi metropoli o piccoli paesi. Il benessere dei rifugiati, dunque, va di pari passo con quello delle comunità che risiedono nei Comuni>.
I numeri
I numeri in crescita del fenomeno confermano l’esigenza di un lavoro sistemico. Secondo i dati ufficiali aggiornati al primo semestre del 2024, sono quasi 487.000 in Italia le persone sfollate forzatamente dal proprio Paese. Da quanto risulta dal primo rapporto della Carta per l’Integrazione, che riassume gli impegni, le priorità operative e le criticità, su un totale di poco più di 3 milioni di nuovi permessi di soggiorno emessi tra il 2011 e il 2022, il 23,4% sarebbe riferibile a ragioni legate all’asilo o ad altre forme di protezione.
Il 2023 ha rappresentato un incremento dei richiedenti asilo, condizionato fortemente dall’arrivo dei cittadini ucraini, che rappresentano il 44% del totale dell’anno (154.621 su 350.345), ma la distribuzione della popolazione è concentrata soprattutto sulle prime cinque regioni (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Campania e Piemonte) che accolgono più della metà del totale dei rifugiati. I Comuni aderenti alla Carta forniscono il 18% dei posti in accoglienza nel SAI a livello nazionale, a testimonianza del ruolo rilevante delle città aderenti alla Carta.
Il lavoro di integrazione, però, richiede la partecipazione attiva dei rifugiati, per questo dalla strategia di UNHCR per l’Italia, che prevede un processo di regolare consultazione con i rifugiati, è nato in collaborazione con le città il programma Spazio comune, che mira a rafforzare hub per l’integrazione nelle città, si è garantita la presenza di referenti locali per il programma Welcome per l’inclusività lavorativa e si è promossa la potenzialità del mentoring con il Community Matching. La condivisione poi, è parte del progetto. Si è partiti dalla prima City to City visit a Milano nel 2023, una due giorni di scambio di esperienze, per arrivare all’evento di Roma, che comincia oggi (6 novembre) e termina il 7. Nel Rapporto, presentato a Roma, è forte la voce delle persone rifugiate, che documenta storie di integrazione, con percorsi spesso dolorosi e complessi, ma ricchi di spunti per chi lavora per l’inclusione.
Fonte: Il Sole 24 Ore