Milano, crescono i consumi culturali saliti al 13% del totale nazionale
Una riconferma del suo ruolo trainante per i consumi culturali italiani. Ed è un risultato che non solo consolida il ruolo della città nella promozione della cultura, ma che ne evidenzia la capacità di adattarsi e rispondere ai desiderata di cittadini e visitatori. Milano mette agli atti un 2023 di crescita nel campo dei “consumi culturali”. Cresce la spesa e aumenta sia in valore assoluto, sia in relazione al totale nazionale.
A dirlo sono i dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (Aie), in collaborazione con Siae e Sistema Bibliotecario di Milano, presentati per BookCity, che si svolgerà dall’11 al 17 novembre 2024: un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano (Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori).
La nuova normalità e l’aumento della domanda
E sono numeri e cifre da cui si evince che a Milano lo scorso anno sono stati spesi oltre 790 milioni di euro per eventi culturali, inclusi gli spettacoli sportivi, in crescita del 44 per cento. Anche escludendo questi ultimi, la spesa resta imponente, raggiungendo i 491 milioni di euro con un incremento rispetto al 2022 del 33%: quindi ben oltre la media nazionale del +20 per cento. Evidente, in questi termini, la risposta che Milano ha dato al primo anno libero da restrizioni dopo la pandemia, confermandosi città leader quanto a consumi culturali: nella città ambrosiana si concentra quindi il 13% della spesa nazionale (sono esclusi dal conteggio la spesa in acquisto di musica e cinema registrato, i videogiochi, gli ingressi in musei non comunali), mentre la popolazione residente è il 2,3% di quella nazionale. E i cittadini milanesi hanno generato l’8% del pubblico nazionale per eventi culturali.
Lettura, sport e musica
Analizzando le voci principali dei consumi culturali, risulta chiaro che i milanesi investono molto in libri, sport e musica. L’acquisto di libri, in particolare di narrativa e saggistica, è la seconda voce di spesa dopo il calcio, per un valore di 170 milioni di euro. Le librerie in città sono 180, un numero in crescita rispetto al 2019, e rappresentano il 7% delle librerie italiane, proprio a conferma della centralità del consumo di libri a Milano.
La fetta più grande della spesa riguarda il calcio con 191 milioni di euro mentre sul terzo gradino del podio si trovano i concerti pop, rock, jazz e di musica leggera con 168 milioni, seguiti da discoteche (62 milioni), mostre (48), teatro lirico (33), teatro di prosa (29), cinema di sala (26), altre forme di spettacolo (14), teatro di rivista e musical (12 milioni), concerti di musica classica (7), balletto (6), manifestazioni fieristiche (4), altri sport (3) e parchi divertimento (2 milioni).
Fonte: Il Sole 24 Ore