L’anti-bronchiolite a tutti i neonati: parte la campagna per proteggere i più piccoli
Parte in questi giorni nelle prime Regioni la somministrazione a tutti i neonati del farmaco che previene fino al 90% dei ricoveri causati dal virus respiratorio sinciziale responsabile della bronchiolite, tra le infezioni più insidiose per i bambini più piccoli. Nel 2023 sono stati 15mila i ricoveri, di cui 3mila in terapia intensiva con 16 decessi.
La campagna parte nelle prime Regioni
Si tratta in particolare dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab che ora potrà essere impiegato già in questa stagione epidemica per la quale si prevede una intensa circolazione di virus. A partire per prime con questa campagna di immunizzazione sono la Toscana, l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Lombardia. Il Lazio dovrebbe partire il 25 novembre, mentre le altre Regioni lo faranno in ordine sparso, ma si spera senza eccessivi ritardi. «La somministrazione – spiega in una videointervista al Sole 24 ore Luigi Orfeo presidente della Società italiana di neonatologia – avverrà nel punto nascita probabilmente nella seconda giornata di vita e subito prima della dimissione. I bambini che sono già nati e hanno meno di sei mesi al momento dell’inizio della stagione epidemica saranno richiamati e dovrebbero essere vaccinati presso i propri pediatri di famiglia o presso i centri vaccinali».
La somministrazione attraverso una sola iniezione
Il neonatologo sottolinea poi come questo anticorpo monoclonale abbia una efficacia «molto rapida, con una protezione che scatta già dopo tre-quattro giorni dalla somministrazione che avviene attraverso un’unica iniezione intramuscolare e che verrà raccomandata a tutti neo genitori». Il farmaco è già stato impiegato in passato in Italia per i bambini più fragili ed è ben conosciuto perché ad esempio «è già stato utilizzato – spiega ancora Orfeo – nella scorsa stagione epidemica in molti paesi europei, per esempio in Spagna, dove ha avuto dei risultati eccezionali». In Italia arriva con un po’ di ritardo rispetto a questa stagione epidemica, «perché il farmaco dovrebbe essere disponibile già nei primi giorni di ottobre, in modo da poter essere somministrato in coincidenza con l’avvio della stagione dei virus respiratori», aggiunge ancora il presidente della Società italiana di neonatologia.
La platea di bambini che potranno accedervi gratis
Il ministero della Salute dopo alcune polemiche nelle settimane scorse legate all’ipotesi di bloccare la somministrazione del farmaco nelle Regioni con i conti non in regola alla fine ha deciso di stanziare un fondo di 50 milioni per consentire l’immunizzazione gratuita in tutte le Regioni. Il piano prevede che a questa immunizzazione potranno accedervi tutti i piccoli che nasceranno a partire da novembre e quelli nati nei 100 giorni precedenti, ovvero da fine luglio. Il piano di immunizzazione riguarderà anche i bambini fragili con meno di 24 mesi e sarà successivamente valutato un eventuale allargamento progressivo – si legge ancora nel piano approvato – a tutta la coorte 2024 in base all’andamento del progetto».
Fonte: Il Sole 24 Ore