Borse Ue positive, alle spalle le elezioni Usa ora occhi sulla Fed. A Milano vola Anima con l’Opa Bpm

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee mettono da parte le elezioni Usa con la vittoria di Dondal Trump e si muovono positive, mentre l’attenzione inizia a spostarsi sull’altro appuntamento clou della settimana (e dell’anno), la decisione sui tassi della Federal Reserve, che sarà preceduta da quella della Banca d’Inghilterra. Da entrambi gli istituti è atteso un allentamento della politica monetaria. Nel dettaglio, si prevede che la Bank of England abbasserà il suo tasso di riferimento al 4,75% dal 5%, attualmente il più alto tra i Paesi del G7; per quanto riguarda la Fed, «le elezioni non influenzeranno l’aggiustamento di politica monetaria» secondo Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics: dovrebbe ridurre il tasso sui Fed funds a un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,5%, un quarto di punto in meno rispetto al livello attuale. Nella precedente riunione di settembre, l’istituto americano ha iniziato a tagliare i tassi di interesse, che aveva mantenuto al livello più alto in oltre 20 anni dal luglio 2023.

Ieri l’S&P 500 ha registrato il miglior giorno in quasi due anni, con un balzo del 2,5%. Il Dow Jones Industrial Average è salito del 3,6% e il Nasdaq composite ha guadagnato il 3%. Anche il Bitcoin è balzato a un livello record, mentre i rendimenti del Tesoro sono aumentati in seguito alle preoccupazioni per un maggiore indebitamento del governo statunitense e per un’inflazione più elevata. Il dollaro americano è salito rispetto alle valute di altri Paesi.

Per quanto riguarda i titoli l’attenzione degli investitori sarà ancora rivolta alla stagione delle trimestrali che prosegue a pieno regime nel Vecchio Continente. In apertura gli occhi saranno puntati su Tenaris, che ha registrato utili e ricavi in calo nei nove mesi, entrambi tuttavia sopra le stime; su Bper, che ha riportato un terzo trimestre superiore alle attese; su Iveco, che ha registrato un terzo trimestre solido e confermato la guidance per il 2024; su Snam, che ha visto ricavi in calo ma utile in crescita nei nove mesi e ha deliberato un acconto dividendo per il 2024 a 0,1162 euro. Oggi alla prova dei conti, tra gli altri, anche Azimut, Mediolanum, Generali, Banco Desio, Brembo, Safilo e Pirelli.

A Tokyo chiusura contrastata aspettando la Fed, Cina in netto rialzo

Chiusura contrastata alla Borsa di Tokyo, con gli investitori che aggiustano le loro posizioni prima della riunione del Comitato di politica monetaria (Fomc) della Federal Reserve e valutano la vittoria elettorare di Trump. L’indice Nikkei è sceso dello 0,25% a 39.381,41 punti, quando l’indice allargato Topix ha guadagnato l’1%. Secondo gli analisti di Citi, supponendo che il sostegno arrivato agli scambi azionari dall’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa e che i guadagni di rendimento a lungo termine e la debolezza dello yen continuino, tali mosse sosterranno un rally azionario giapponese intorno alla fine dell’anno.

Indici in forte rialzo, invece, in Cina, dopo che il governo ha riferito che le esportazioni cinesi sono aumentate di quasi il 13% a ottobre rispetto all’anno precedente, il ritmo più veloce in più di due anni e superando di gran lunga l’aumento del 2,4% di settembre. Trump ha promesso di imporre dazi del 60% su tutte le importazioni cinesi, aumentandoli ulteriormente se Pechino dovesse invadere l’isola autonoma di Taiwan. Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con Donald Trump per la vittoria alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e ha invitato i due paesi ad «andare d’accordo».

Fonte: Il Sole 24 Ore