Le Atp Finals italiane fino al 2030, con la staffetta Torino-Milano
Sempre più vicina la conferma dell’organizzazione italiana delle Atp Finals fino al 2030. La concorrenza dei sauditi che hanno ottenuto fino al 2026 le Wta Finals in corso in questi giorni a Riyhad con un montepremi record di 14 milioni, la Next Gen disputata finora a Milano in programma dal 18 al 22 dicembre a Jeddah, oltre ad aver creato il multimilionario “Six Kings Slam”, dovrebbe essere stata superata. L’accordo in fase di definizione a cui sta lavorando da tempo il presidente della Fitp Angelo Binaghi, con l’appoggio del Governo, dovrebbe prevedere post 2025, dopo l’ultima edizione dell’attuale contratto, una staffetta tra Torino e Milano. Si sta ancora ragionando sulla formula.
La nuova arena di Santa Giulia a Milano
Si potrebbe infatti giocare ancora uno o due anni a Torino per poi trasferirsi a Milano fino al 2030. In ogni caso dopo i Giochi del 2026, quando la “casa” delle sfide tra gli otto Maestri del tennis mondiale potrebbe diventare la nuova arena di Santa Giulia, destinata ad accogliere le gare di hockey su ghiaccio durante le prossime Olimpiadi invernali. Il trasferimento consentirebbe così di avere a disposizione 16mila posti invece dei 12mila della Inalpi Arena, oltre che di attivare tutti i circuiti legati alla moda e al lifestyle del capoluogo lombardo.
Per il rinnovo dell’accordo l’Atp ha chiesto una fee più alta. Si dovrebbe salire da 18 milioni a circa 30 milioni di dollari. Anche il montepremi complessivo già passato da 15 milioni a 15,25 milioni di dollari (il vincitore del torneo intascherà 4,8 milioni dollari se resterà imbattuto in tutte e cinque le partite) dovrebbe subire un incremento consistente e superare i 25 milioni.
Per siglare il contratto si attende ancora qualche passaggio tecnico e formale e soprattutto che il Governo metta nero su bianco le necessarie garanzie finanziarie che per il quinquennio scorso erano state di circa 80 milioni. Nel quinquennio 2026-2030 si dovrebbe arrivare a una cifra di poco inferiore ai 20 milioni annui. Un investimento ben remunerato, più che un costo.
Il governo, come ha spiegato più volte Binaghi, «mette 16,2 milioni di euro e ne riprende quattro volte tanto — spiega il numero uno della Fitp —. In sostanza ogni euro pubblico investito si trasforma in 80 euro che ricadono sul territorio. L’edizione 2023 ha prodotto 306,3 milioni di impatto economico grazie a prenotazioni alberghiere, ristorazione, trasporti (superiore anche a quello generato dall’ultimo Festival di Sanremo), con 65,7 milioni di impatto fiscale e 1950 posti di lavoro creati a tempo pieno per un anno. E pensare che quando Torino si è aggiudicata le ATP Finals, Ernst&Young ipotizzava un contributo complessivo al Pil nazionale di circa 600 milioni in cinque anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore