Manager, firmato il rinnovo dell’industria: i minimi salgono a 85mila euro

Nuovo contratto per i manager dell’industria che si preparano ad affrontare i prossimi anni con un contratto che offrirà maggiori tutele, un crescente riconoscimento economico, sempre più all’insegna della parità di genere, e migliori trattamenti per la previdenza complementare e la sanità integrativa. E’ stato infatti firmato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro da Confindustria e Federmanager che riguarda 80mila manager attivi (quelli rappresentati da Federmanager, includendo gli inattivi e i pensionati sono però ben oltre il doppio, 180mila).

Il miglioramento della parte economica

Sulla parte economica i livelli retributivi sono stati alzati del 13%, portando il trattamento minimo dagli attuali 75mila euro lordi a 85mila euro, gradualmente entro il 2026. Con il nuovo contratto sarà vincolante il riconoscimento della parte variabile della retribuzione e quindi tutte le imprese, dovranno adottare sistemi retributivi collegati a indici e risultati. Il modello è stato pensato per essere più rispondente alla figura dirigenziale che per sua natura lavora per raggiungere i risultati aziendali e quindi valorizza la performance individuale e la creazione di valore collettivo.

L’evoluzione

Il nuovo contratto è stato adeguato all’evoluzione della figura manageriale e ricomprende le professionalità di più alta qualificazione, con l’obiettivo di stringere un patto forte tra manager e imprese come elemento essenziale per la crescita del Paese. L’accordo a cui le parti sono arrivate in tempi fisiologici, trovando un equilibrio che ha dato soddisfazione a tutti, rilancia tanto le relazioni industriali quanto la contrattazione

Il rafforzamento del welfare

L’intesa ha rafforzato il welfare contrattuale prevedendo una quota maggiore di contribuzione lato impresa per il Previndai, alleggerendo così l’onere del dirigente con significativo vantaggio economico in busta paga. La sanità integrativa, inoltre, viene rilanciata attraverso un aumento importante delle prestazioni rimborsate che il Fasi realizzerà in parallelo a questo rinnovo. Inoltre Fondirigenti riceverà maggiori fondi dalle imprese per consentire di intervenire anche sulle politiche attive del lavoro. A questo si aggiunga il rilancio dell’Associazione 4.Manager che si candida ad essere veicolo di una nuova cultura di impresa, strumento per la diffusione di innovazione e per il conferimento di maggiore incisività istituzionale agli interessi di manager e imprese.

La parità retributiva di uomini e donne manager

L’accordo che è stato raggiunto consente un significativo passo avanti sul tema della parità retributiva di genere di donne e uomini manager. Questo rinnovo porta a compimento ciò che il precedente contratto aveva avviato e cioè la piena affermazione del principio di pari opportunità tra ruoli apicali, compresa l’applicazione dell’equità remunerativa.

Fonte: Il Sole 24 Ore