Fondazione Enpaia: l’agricoltura italiana è solida. L’80% dei nuovi iscritti è donna

La Fondazione Enpaia, l’Ente di previdenza per gli addetti in agricoltura, archivia un 2023 positivo, con un utile di 16,2 milioni di euro, in crescita del 52,8% rispetto ai 10,6 milioni del 2022, confermando l’ottimo stato di salute dell’Ente, come emerso dalla presentazione della relazione annuale 2024 che la Fondazione Enpaia ha presentato al Senato.

Rispetto al 2022, nel 2023 gli iscritti attivi sono cresciuti di 791 unità attestandosi a 40.474 (+2%) e le aziende sono aumentate dell’1,7% (9.134 aziende, +150 rispetto al precedente esercizio). Ribadita l’erosione del divario di genere tra gli iscritti: la popolazione maschile, che rimane comunque maggioritaria, si è attestata a 20.751 unità, pari al 51,3% totale (-0,7% rispetto al 2022), mentre le donne iscritte sono passate dal 48,1% del 2022 al 48,7% del 2023. C’è una maggiore dinamicità della popolazione femminile: l’80% dei 791 nuovi iscritti attivi a fine 2023 è rappresentato da donne (633), determinando quindi un futuro sempre più “rosa” della Fondazione.

Le entrate contributive accertate della gestione ordinaria sono state di 163,4 milioni (+5%). La raccolta non ha risentito dei valori economici negativi dell’agricoltura italiana: non si sono registrati cali nella riscossione dei contributi da parte delle aziende iscritte. Ciò conferma, sottolinea una nota, la solidità finanziaria dell’agricoltura italiana.

Le prestazioni erogate dalla Fondazione sono state, invece, pari a 145,7 milioni, in calo del 6% sul 2022.

Sul fronte degli investimenti finanziari, nel 2023 Enpaia ha investito circa 515 e disinvestito 440 milioni, aumentando gli investimenti diretti, soprattutto titoli di Stato e obbligazioni societarie, e quelli in fondi armonizzati e alternativi. La redditività degli investimenti si è attestata a +2,62%, inferiore di circa due punti percentuali al 2022.

Fonte: Il Sole 24 Ore