Generali, premi e redditività in crescita

Cresce il giro d’affari e sale il risultato operativo spinto soprattutto dal Vita e dall’Asset Management. Sono questi i passaggi chiave dei primi nove mesi del 2024 di Generali che ha registrato premi lordi per 70,7 miliardi in crescita del 18,1%, in scia al balzo di entrambi i segmenti con il Vita che ha segnato un +23,3% e il Danni +9,8%.

I numeri chiave

In questo contesto, il risultato operativo è salito a 5,4 miliardi (+7,9%) trainato dal Vita, il cui risultato si è attestato a 3,035 miliardi (+8,9%) con un valore della nuova produzione (NBV) in aumento a 1,755 miliardi (+1,8%), e dall’Asset & Wealth Management che ha visto il dato raggiungere quota 837 milioni (+20,1%), grazie alla forte performance di Banca Generali (447 milioni in aumento del 31,7%), e all’Asset Management, che ha beneficiato del contributo di Conning Holdings Limited (166 milioni per sei mesi). A proposito di Banca Generali, il cfo Cristiano Borean ha sottolineato che la controllata «ha fatto un’ottima operazione con Intermonte e sta performando veramente molto bene» motivo per cui il Leone è «un azionista molto soddisfatto». Dal Danni, invece, sono arrivati 2,21 miliardi (+2,5%) nonostante il significativo impatto delle catastrofi naturali (930 milioni, pari al 3,8% a settembre più altri 100 milioni tra ottobre e novembre) che è all’incirca paragonabile a quello dell’anno scorso. Al dato, come sottolineato dal cfo, hanno contribuito «il combinato di aumenti tariffari svolti nel passato e di selezione del portafoglio». Non a caso il Combined Ratio si è attestato al 94% (dal 94,3% di un anno prima).

L’utile netto normalizzato è sceso invece a 2,9 miliardi (-3,3%) ma escludendo la plusvalenza non ricorrente registrata nel 2023 (193 milioni relativa alla cessione di un complesso immobiliare londinese) sarebbe in crescita del 3,4%. L’utile netto è invece in aumento a 3 miliardi (+5%) anche per effetto della plusvalenza da 58 milioni derivante dalla cessione di TUA Assicurazioni nei primi tre mesi di quest’anno.

Il terzo trimestre

A contribuire a questi numeri è stata certamente la forte performance del terzo trimetre che ha registrato un risultato operativo di 1,674 miliardi (+25%), un utile normalizzato di 855 milioni (+31,7%) e un utile netto a 909 milioni (+57,1%).

Sul fronte della solidità patrimoniale il gruppo ha un Solvency Ratio pari al 209% (220% a fine 2023) al quale ha contribuito «la robusta generazione di capitale del periodo» che è stata «più che compensata dall’impatto derivante dall’acquisizione di Liberty Seguros, dai cambi normativi, dalle variazioni non economiche e di mercato». A fine ottobre, tuttavia, l’indicatore «ha avuto una marginale riduzione» complice «l’apertura dello spread di un po’ tutti i titoli governativi».

Fonte: Il Sole 24 Ore