Dolomiti Superski, investimenti per allungare la stagione sciistica
Tra il 30 novembre e il 7 dicembre apriranno gli impianti di risalita che fanno capo al Consorzio Dolomiti Superski, che ieri ha festeggiato i 50 anni dalla costituzione e comprende circa 3mila chilometri quadrati di superficie e 1.200 chilometri di piste, mentre la stagione terminerà tra il 30 marzo 2025, nel caso di San Martino di Castrozza – Passo Rolle e il Civetta, e il 1° maggio a Cortina d’Ampezzo. Questo il calendario che scandisce la stagione invernale 2024-2025 mentre in alcune località si è già iniziato a produrre neve programmata in attesa di quella naturale. L’alta stagione scatterà tra il 22 dicembre e il 6 gennaio e dal 02 fbbraio al 22 marzo 2025. Confermate anche le promozioni di inizio e fine stagione, con il Dolomiti Super Première dal 30/11-21/12/2024 e i Dolomiti Springdays dal 16-22/03/2025 (versione L) e dal 23/03/2025 a fine stagione per la versione S. In tutte le altre giornate il costo dello skipass sarà quello di stagione. Il risultato è un allungamento della stagione rispetto a qualche lustro fa risultato raggiunto soprattutto grazie ai cannoni per la nevee programmata. Se gli aumenti dello skipass sono tutto sommato contenuti a pochi punti percentuali, da un minimo del 2,1% per lo stagionale al 5,1% per il 6 giorni, quest’anno per celebrare i 50 anni dalla fondazionee del consorzio è stato varato lo sconto “Junior”, il 30% in meno sul prezzo deie giornalieri e plurigiornalieri a tutti i minorenni. «È una misura strutturale e duratura perché abbiamo voluto fare questa scelta per coinvolgere ancora di più le nuove generazioni, per appassionarli allo sci fin da giovani e fidelizzare la nostra clientela del futuro» spiega Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski. Altre proposte per i giovani riguardanti gli skipass stagionali e non solo, vengono proposte anche dai Consorzi di valle. Il tutto per caratterizzare e rendere appetibile sempre di più lo sci per le nuove generazioni. Sempre strizzando l’occhio alle nuove generazioni c’è il progetto di uno sconto ad hoc per gli universitari fino ai 25 anni «per il winter break a condizioni molto vantaggiose – continua Varallo -. Sono investimenti per recuperare clienti e nuovi appassionati da avvicinare al nostro sport».
Investimenti e un nuovo mix di appassionati
Sul fronte delle presenze dal post covid si registra un peso preponderante della clientela internazionale che soprattutto aiuta a destagionalizzare i flussi. La clientela italiana ormai ha una quota del 48-49%, i restanti sciatori arrivano dal resto d’Europa. Importante il peso del mercato tedesco che contribuisce per il 28-29%. «Lavoriamo con azioni di marketing e la collaborazion dei tour operator per attirare sciatori dall’Est Europa, da Polonia a Repubblica Ceca, per esempio, anche con l’aiuto degli operatori delle singole valli. Operazioni che ci danno soddisfazioni». Si punta inoltree sulla clientela a lungo raggio da Usa e Canada «con ottimi risultati» e dalla Cina «dove lo sci è in forte crescita» spiega il presidente del Consorzio.
Un consorzio i cui imprenditori associati hanno investito circa 120 milioni per potenziare e rinnovare gli impianti a fune la cui portata oraria è aumentata al pari del comfort. Altri investimenti sono fatti in tecnologia, per la «My Dolomiti Card» riutilizzabile e ricaricabile online che in un prossimo futuro migrerà sotto forma di «smart pass» sul telefonino. A San Martino di Castrozza è in fase di testing questa soluzione costruita intorno alla tecnologia Bluetooth low energy. «I nostri lettori ai tornelli presso gli impianti saranno in grado di riconoscere lo skipass dell’utente e garantirgli l’accesso all’impianto. L’utente stesso non dovrà fare nulla di particolare, sen non tenere lo smartphone in tasca, preferibilmente sul lato sinistro del corpo» spiega Gianni Rasom, Responsabile tecnico di Dolomiti Superski.
I primi 50 anni del Consorzio
Era il 14 novembre 1974 quando i sei rappresentanti dei già esistenti consorzi funiviari delle zone di Cortina d’Ampezzo, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena-Alpe di Siusi, Val di Fassa-Carezza e Arabba apposero la propria firma in calce all’atto ufficiale che sanciva la nascita della «Associazione Superski Dolomiti» di fronte a un notaio di Brunico. Ebbe così inizio una storia di successo imprenditoriale, un’eccellenza italiana presa come esempio in tutto il mondo nell’ambito funiviario e turistico, che a mezzo secolo di distanza, continua a ricoprire un ruolo importante nella società civile delle province di Trento, Bolzano e Belluno ed a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo non solo turistico di questi territori.
Il tutto ebbe inizio da un’idea di Erich Kostner, pioniere funiviario di Corvara in Alta Badia, ben presto condivisa con i suoi colleghi delle valli limitrofe. Ricorda così Fiorenzo Perathoner, presidente di Dolomiti Superski dal 2000 al 2008: «Il signor Erich Kostner mi chiamò al telefono e mi propose di incontrarci per discutere di una sua idea. Ci trovammo qualche giorno dopo all’ Hotel Posta a Corvara. Erano presenti all’incontro Erich Kostner, l’ingegner Ugo Illing, Erich Kastlunger, Gottfried Declara, Paolo Fosco, il dottor Franz Perathoner oltre a me. Il signor Kostner ci informò che era ora di trovare una soluzione per i frequentatori degli impianti di risalita intorno al massiccio del Sella nelle Dolomiti, i quali erano costretti a prendere in mano ad ogni impianto il portafoglio per pagare il biglietto. Illustrò la sua idea, che era quella di trovare un accordo per creare un biglietto unico che consentisse di accedere agli impianti di risalita delle quattro valli intorno al Gruppo del Sella. L’incontro ebbe esito positivo ed anche i partecipanti all’incontro che non avevano impianti direttamente collegati si dichiararono favorevoli. Così ebbe inizio la storia di un ambizioso progetto. realizzare l’ambizioso progetto». Si partì con sei valli dolomitiche, per raggiungere poi le dimensioni odierne nel 2000 con l’entrata della Marmolada. Il primo presidente di Superski Dolomiti fu Gianni Marzola, imprenditore milanese trapiantato in Val Gardena, che condusse il consorzio per ben 26 anni, assistito dal 1979 in poi da Franz Perathoner, primo direttore generale, rimasto in carica fino al 2012. Oggi il consorzio offre 1.200 km di piste, 450 impianti di risalita in 12 valli, utilizzabili con 1 unico skipass in inverno e 140 impianti aperti, 10mila km di sentieri escursionistici segnati, 450 km di trails dedicati alle mountain bike in tutte le valli dolomitiche, fruibili con un unico lift pass.
Fonte: Il Sole 24 Ore