CsC: Pil resta debole, industria in difficoltà e sostegno dai servizi
Ripartenza debole. Il Pil si è fermato nel terzo trimestre, risentendo del calo nell’industria compensato dalla crescita nei servizi. Nel quarto trimestre l’economia è stimata in lieve ripartenza, trainata dal terziario e con il taglio dei tassi che può iniziare ad agevolare consumi e investimenti. Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. Fosco il futuro con prospettive legate per i prossimi mesi al recupero di consumi e investimenti in Italia e in Europa che avverrà, ma lentamente, grazie alla lenta risalita del reddito disponibile. La cig ordinaria nella manifattura è aumentata di circa il 50% rispetto ai primi tre trimestri dello scorso anno. Il Pmi manifatturiero è tornato a scendere fino al 46,9 in ottobre. La fiducia delle imprese manifatturiere è debole da circa un anno. Lo rileva il Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash
Sia la Fed che la Bce si riuniranno di nuovo a metà dicembre per l’ultima seduta 2024: i mercati si aspettano un altro quarto di punto di tagli nelle due aree, oltre che il proseguire dell’allentamento nel 2025. E’ ancora alta l’inflazione nell’Eurozona, in Italia gli andamenti sono più moderati, con un’inflazione un punto più bassa. Il gas resta più caro, agendo al rialzo sui prezzi dell’elettricità pagati da famiglie e imprese. Viceversa, il prezzo del petrolio è più moderato rispetto ai picchi della prima parte del 2024. Nel terzo trimestre i servizi sono stati l’unico settore in crescita, grazie al turismo straniero. Gli ultimi dati sono misti: a settembre RTT (CSCTeamSystem) in moderato recupero del fatturato; in ottobre il Pmi è risalito; scende però la fiducia delle imprese, specie nei servizi di trasporto. La produzione nel settore edile è scesa in agosto e dal picco di inizio anno è calata del 4,6%. In termini di fatturato, RTT a settembre indica che il settore tiene, ma in prospettiva prevarrà, in negativo, la fine degli incentivi, solo in parte compensata dal Pnrr. I giudizi sulle condizioni per investire sono peggiorati nel terzo trimestre e le valutazioni sugli ordini di beni strumentali sono scese a ottobre. Scende il costo del credito alle imprese (-0,69% dai massimi). I consumi restano fiacchi e la fiducia delle famiglie è scesa in ottobre su valori bassi rispetto al 2018-2019. Nel terzo trimestre l’export si riduce ulteriormente, l’import segna una parziale ripresa dopo due trimestri in contrazione. Continuano i segnali negativi sugli ordini esteri per la debolezza di Eurozona e Germania.
Fonte: Il Sole 24 Ore