Recensioni online, Santanchè: regole più stringenti

Accanto alle grandi opportunità offerte dalle tecnologie digitali al turismo ci sono i rischi. Come l’abuso dell’Intelligenza artificiale che può distorcere il mercato e alterare la concorrenza. È il caso delle “false recensioni” che, oltre a provocare danni alle imprese, possono avere impatti drammatici sulla vita delle persone (come la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano suicidatasi dopo essere stata al centro di polemiche per la sua risposta di civiltà a una recensione online che criticava la presenza di gay e disabili nel suo locale che si scoprì essere fasulla).

Santanchè: regolamentare meglio le false recensioni

Una questione inserita nel documento finale del G7 del turismo che si è chiuso a Firenze e di cui ha parlato la ministra Daniela Santanchè nella conferenza stampa finale: le “fake reviews” «a volte decretano la morte e la vita delle aziende. Se uno acquista un pacchetto di false recensioni è concorrenza sleale. Occorre avere garanzie che chi fa recensione abbia realmente fruito di quel servizio. Stiamo lavorando in questa direzione e spero arriveremo a una posizione comune per regolamentare questo aspetto». Il riferimento della ministra è al confronto avviato a febbraio con le associazioni di categorie per definire un terreno comune e poter intervenire sul settore con norme più stringenti.

Nel documento finale concordato con i ministri del Turismo dei “Sette grandi” si parla della «necessità di garantire la sicurezza informatica delle imprese del turismo» e si raccomanda «la protezione della trasparenza dei dati dei clienti» e si richiama alla responsabilità «per prevenire danni ai clienti, nonché abusi della tecnologia Ia, che possono distorcere il mercato e alterare ingiustamente la concorrenza, come “recensioni false”, deep fake o manipolazioni del comportamento dei consumatori».

«Tturismo centrale nel G7 è vittoria italiana»

 

«Se il turismo è stato messo per la prima volta al centro delle economie G7, è merito dell’Italia, è una vittoria tutta italiana. Adesso non si può più tornare indietro» è stato il bilancio della ministra che ha parlato in una sala degli Uffizi. Francia, Germania, Canada, Giappone, Regno Unito, Usa oltre che

Fonte: Il Sole 24 Ore