Cop sul clima da cambiare, lettera aperta di scenziati ed ex vertici Onu

C’è bisogno di una svolta nell’organizzazione delle Cop per il clima e «i Paesi ospitanti devono dimostrare il loro alto livello di ambizione nel sostenere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi» altrimenti vanno esclusi come sede dell’evento. A chiedere un cambio di marcia per gli eventi Cop sul clima organizzati dall’Onu sono stati oltre 20 esperti, ex leader e scienziati, tra cui l’ex capo dell’Unfcc Christiana Figueres e l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Tante le polemiche in questi giorni sulla sede ospitante della Cop29, Baku, e sulle dichiarazioni del presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, a proposito di petrolio e gas come «dono di Dio, proprio come il sole, il vento e i minerali».

Lettera aperta

La presa di posizione è arrivata in una lettera aperta dove, nella premessa, vengono elencati tutti i successi registrati dalle 28 Cop che si sono succedute fino ad oggi. Allo stesso tempo però viene chiesto un cambio di velocità: «La sua struttura attuale (della Cop, ndr) non può apportare il cambiamento a velocità e scala esponenziali, che sono essenziali per garantire un atterraggio climatico sicuro per l’umanità. Questo è ciò che ci spinge a chiedere una revisione fondamentale della Cop. Abbiamo bisogno di un passaggio dalla negoziazione all’attuazione, che consenta alla Cop di rispettare gli impegni concordati e garantire l’urgente transizione energetica e l’eliminazione graduale dell’energia fossile».

I sette punti

Vengono dunque enumerati sette punti per avviare questo necessario cambiamento. Il più importante è proprio il primo ovvero la sede. Migliorare il processo di selezione per le presidenze della Cop: «Abbiamo bisogno di rigidi criteri di ammissibilità per escludere i Paesi che non supportano l’eliminazione graduale/la transizione (phase out/transition away) dall’energia fossile».

Gli altri punti riguardano tra l’altro la velocizzazione e scalabiltà delle soluzioni individuate nel corso delle Cop; viene inoltre richiesta una maggiore comunicazione delle tesi scientifiche più autorevoli oltre che (punto 6) «Riconoscere le interdipendenze tra povertà, disuguaglianza e instabilità planetaria».

Altre voci

Oltre ai 22 firmatari della lettera aperta, ci sono state altre voci molto critiche nei confronti dell’organizzazione Cop dell’Onu. Fra questi il primo ministro delle Barbados Mia Mottley ha chiesto una riforma urgente e il primo ministro albanese Edi Rama.

Fonte: Il Sole 24 Ore