Osservatorio Giovani-Editori, nuovo progetto «per separare fatti da fake news»
«L’informazione non è un prodotto, ma un bene essenziale. Saper distinguere il vero dal falso è indispensabile, così come scongiurare il rischio che, per i nativi digitali, l’informazione coincida con flussi ininterrotti di notizie senza analisi critica della consistenza di ciascuna».
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti a studenti, insegnanti e a una delegazione dell’Osservatorio Giovani-Editori che al Salone delle Fontane ha festeggiato 25 anni di attività. «Da 25 anni lavoriamo nella scuola italiana con gli insegnanti del nostro Paese per allenare i giovani a sviluppare quel pensiero critico, che rende l’uomo più libero, nella prospettiva di aiutare le nuove generazioni a camminare sulle proprie gambe e a ragionare con la propria testa, per tenere la propria vita maggiormente in pugno», ha commentato il presidente dell’Osservatorio Giovani Editori, Andrea Ceccherini.
Elena di Castelfidardo (AN), Marco di Cairo Montenotte (SV), Caterina Messina di Genzano di Roma, Tommaso di Padova, Sofia di Trento e Cecilia di Casale Monferrato (AL) hanno interpellato il capo dello Stato su temi come l’importanza della media literacy, lo sviluppo dello spirito critico, rischi e opportunità legati all’utilizzo crescente dell’Intelligenza Artificale nella nostra società, il ruolo super partes del Presidente della Repubblica nella nostra democrazia, i giovani italiano e il loro futuro nel Paese, I giovani e la politica.
«Le tecnologie sono fra di noi, non altro da noi. Voi – ha aggiunto Mattarella – siete la generazione chiamata a interpretare gli strumenti che si presentano ad adoperarli,. Questo comporta tante potenzialità e diversi rischi. È un salto di specie che la scienza felicemente ci consegna”. Per questo “è indispensabile costruirsi un bagaglio di conoscenze per ebitare di cadere in trappole manipolative».
Nel corso dell’evento, il Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori Andrea Ceccherini ha ripercorso le tappe principali del percorso di una realtà che oggi coinvolge, in qualità di partner, 16 testate giornalistiche, 21 fondazioni di origine bancaria, 8 grandi aziende impegnate nella responsabilità sociale e contribuisce a formare ogni anno quasi un milione di studenti delle scuole secondarie superiori italiane nel campo della media literacy con il progetto “Il Quotidiano in Classe” l’iniziativa, ormai giunta alla sua 25ma edizione, che porta nelle classi delle scuole secondarie di secondo grado più fonti di informazione (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Stampa, Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Gazzetta del Sud, Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Bresciaoggi, Gazzetta di Parma) di diversi orientamenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore