Dalle vaccinazioni all’incidenza dei contagi, governo al lavoro sui parametri per le riaperture
Riaprire sì, ma in sicurezza. È l’obiettivo cui lavora il premier Draghi. Saranno cruciali i dati epidemiologici e il trend della campagna vaccinale registrati questa settimana per definire la data in cui si potrà iniziare ad allentare la morsa. Ma il premier avrebbe già dato indicazione di iniziare a programmare come riaprire, quando sarà il momento, a partire da protocolli non troppo rigidi per attività che sono già in grande affanno.
La variabile vaccinazioni
Come inserire il dato delle vaccinazioni nei parametri per riaprire è uno dei temi allo studio, perché non potranno esserci vere riaperture prima di aver messo in sicurezza i più anziani e i fragili. Tra i parametri di cui si comincia a parlare, citato dal sottosegretario alla Salute Sileri, c’è Ia vaccinazione del 75% degli over 70. Intanto si punta a livello nazionale ea completare entro fine mese almeno la vaccinazione degli over 80.
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Dall’Rt all’incidenza dei contagi, i parametri per riaprire
Sileri ipotizza un altro parametro quando dice che se i numeri del calo si consolidano scendendo sotto un’incidenza di 180 casi ogni settimanali ogni 100mila abitanti, «dal primo maggio si può tornare a una colorazione più tenue delle Regioni e qualcuna potrà tornare a essere bianca». Anche se è solo con 50 contagi ogni 100mila abitanti (parametro da zona bianca) che è possibile riprendere davvero il tracciamento dei casi. Altro obiettivo da consolidare è un Rt (indice che misura la velocità del contagio) stabilmente sotto 1 (l’ultimo dato del report dell’Iss è 0,92), possibilmente intorno a 0,80.
Obiettivo scuola tutta in presenza
Da lunedì 3 maggio, se la situazione epidemiologica e la campagna di vaccinazioni lo consentirà, il premier vorrebbe far tornare a scuola tutti gli studenti, per consentire loro di frequentare in presenza almeno l’ultimo mese di lezioni.
Zone gialle da maggio
Le zone gialle vere e proprie non dovrebbero perciò essere riattivate prima di maggio. Per fine aprile nella migliore delle ipotesi si punta a dare un segnale. A cominciare da bar e ristoranti. Magari da riaprire a pranzo solo con tavoli all’aperto. Sarebbe una risposta alle proteste della categoria che dopo le tensioni nella capitale in occasione del sit-in del comitato «IoApro» è tornata a farsi sentire con una assemblea straordinaria in piazza convocata da Fipe-Confcommercio per avere risposte certe sulle riaperture.
Fonte: Il Sole 24 Ore