Novembre e il bonus terme: ecco dieci luoghi dove le spa incontrano i borghi

Novembre, col buio della sera che arriva così presto e la nebbia che fa capolino d’improvviso, quando il primo freddo e l’umidità mettono già a dura prova la resistenza dei corpi, è il mese che invita a immergersi nel tepore di una spa o di un centro termale. Il bonus terme messo a disposizione dal Governo rappresenta, inoltre, un buon incentivo da sfruttare. Però non bisogna essere pigri, anche perché in questo percorso in dieci tappe tra i borghi italiani presso i quali si compiono queste esperienze di meritato relax, si possono anche visitare tante ricchezze paesaggistiche, storiche, archeologiche di un’Italia che sta riscoprendo il piacere dell’acqua calda.

Saturnia, la Maremma dei butteri e dei cavalli liberi

Scendono dalle pendici del Monte Amiata e sono lente le acque che vanno ad alimentare le Terme di Saturnia. Impiegano addirittura quattro decenni per raggiungere la loro salubre meta. Siamo in provincia di Grosseto, nella Maremma dei butteri, dove la storia, la salute e lo sport vanno da sempre a braccetto. Presso la centenaria struttura termale si può anche giocare a golf, per poi andare a scoprire il borgo di Manciano e camminare nella stessa Saturnia sino alle Cascate dette del Mulino o del Gorello, spingersi sino alla necropoli etrusca del Puntone, dove sono stati ritrovati oggetti archeologici che la famiglia Ciacci riunì in una collezione ora visibile al Museo etrusco locale, insieme a vasi arrivati anche dai siti di Pitigliano, Sovana, Poggio Buco, l’alta valle dell’Albegna e del Fiora. A Poggio Murella si trova il Castellum Aquarum, una possente cisterna di epoca romana. Un’altra gita è quella che si può fare al paese medioevale di Montemerano per visitare la chiesa di San Giorgio, che tra le sue ricchezze di epoca rinascimentale annovera la quattrocentesca Madonna della Gattaiola. Al ritorno, si è attesi dalla cena al 1919 Restaurant o alla Trattoria La Stellata. Ma prima bisogna davvero immergersi ancora nella vasca all’aperto in una cortina di nebbia soffice e rigenerante www.termedisaturnia.it

Varignana, i murales di Dozza, l’anfiteatro di Claterna

I murales tatuano tutte le pareti della case di Dozza che si sviluppano intorno alla Rocca duecentesca. Per vederli si può raggiungere questo borgo dell’Appennino Tosco Romagnolo in sella a una bicicletta elettrica, partendo da Palazzo di Varignana. Questo resort si distende nella campagna a ridosso dei colli, a poca distanza da Bologna, e vanta un giardino e orto botanico caratterizzati da un infingardo labirinto. In questa elegante villa settecentesca tra gli uliveti, si possono compiere tante cerimonie di benessere che cacciano via lo stress nelle vasche della VarSana Spa dal design contemporaneo, e poi entrare in contatto con la leggenda di Claterna, la città nascosta e incantata che si trova sotto i campi della frazione Maggio di Ozzano dell’Emilia, a mezzo metro di profondità. Non lontano da qui, del resto, passava la Via Emilia e si sa che gli antichi romani non erano per nulla indifferenti al fascino e ai benefici delle acque. Sono stati già rinvenuti bellissimi mosaici e individuato quello che un tempo era l’anfiteatro. palazzodivarignana.com

Capri, in Piazzetta e nella vasca del Tiberio Palace

Il piacere di scoprire l’isola di Capri quasi senza turisti è davvero incommensurabile. Prendere il caffè in Piazzetta, ammirare le vetrine delle rutilanti boutique isolane, scendere a piedi sino a godere di una prospettiva splendida sulla silhouette di Villa Malaparte, e poi concedersi il lusso di sfiorare i faraglioni senza altre barche intorno. Ma soprattutto in novembre si può avere quasi tutta per sé la piscina interna del Capri Tiberio Palace, seicento metri quadrati di puro relax all’insegna della filosofia zen che ammanta l’intero percorso Acque. Sottoporsi alla calura della sauna e del bagno turco qui è una piacevolezza. Certo, la tentazione di imitare gli isolani nelle giornate di sole pieno è forte, anche se non è per tutti fare il bagno a Marina Piccola, che è esposta a sud, in questa stagione. Meglio concedersi un lento giro dell’isola a bordo del gozzo Apreamare. capritiberiopalace.it

Melendugno, Masseria Prosperi dopo camminate e cavalcate

San Foca e la marina di Melendugno hanno una scorza apparentemente selvaggia. Il Mare Adriatico adesso si rintana un po’ dentro le grotte naturali dalle arcate in arenaria scolpite dal vento. Le falesie chiare sembrano fragili e bellissime, si può andare a piedi alla Grotta della Poesia, sporgersi sulla falesia che sovrasta la spiaggia catartica di Torre dell’Orso e, ancora, spingersi sugli orli delle lagune azzurro tra le guglie di S. Andrea e i Laghi Alimini, appena oltre le pinete frondose di Frassanito. Qualunque itinerario paesaggistico si scelga (l’Oasi delle Cesine coi suoi uccelli che planano sulle paludi è proprio vicina), storico (il Castello di Acaya nell’omonimo borgo racconta le avventurose vicende e dominazioni del Salento), gastronomico (mangiare il pesce a Otranto è un dovere del palato), non si sbaglia. E poi il tardi pomeriggio ci si rilassa nella piscina calda della Masseria Prosperi: Mercedes, la proprietaria, ha lunghi capelli biondi e sempre a piedi nudi alleva cavalli, asini, lasciandoli liberi nei prati della sua tenuta dall’architettura rural chic. Li si vedono brucare l’erba del prato direttamente dalla piscina. Antonio cucina il pesce fresco e i piatti contadini con bravura e allegria. Ogni elemento di arredo è perfettamente in sintonia con l’atmosfera familiare e garbata di questo luogo che sarebbe tanto piaciuto al romanziere Gerald Durrell. http://masseriaprosperi.it/

Fonte: Il Sole 24 Ore