Se la ragazza muore il caso è intrigante

In un famoso articolo apparso qualche anno fa sulla «Los Angeles Review of Books» si descriveva il possibile sottogenere della “ragazza morta” (dead girl show), inaugurato da Twin Peaks e proseguito da The killing, Pretty little l iars, True detective, solo per fare qualche titolo. La trama è messa in moto dall’omicidio di una ragazza, il cui cadavere diventa centro dell’attenzione, ma il protagonista è il detective che indaga sull’omicidio, che troverà nella vicenda un’occasione di cambiamento e crescita.

Il successo incontrato da queste serie, si dice, deriva dal fatto che smuovono pulsioni primitive, il contrasto tra gli impulsi di protezione e di predazione dei giovani corpi delle ragazze. I colpevoli, infatti, sono per lo più figure dell’autorità maschile, gli stessi che si arrogavano il diritto di disciplinare e controllare.

Shining girls (Apple tv+, 29 aprile), tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice sudafricana Lauren Beukes, si iscrive sicuramente in questo filone, ma con una variante già sperimentata da Veronica Mars o Top of the lake: il detective è essa stessa una vittima, e indaga anche per risolvere il proprio caso. Siamo nel 1992 e Kirby Mazrachi (Elisabeth Moss), sopravvissuta per miracolo a una brutale aggressione, scopre che un’altra donna è stata aggredita (e uccisa) nello stesso modo. Kirby è archivista per il «Sun-Times» di Chicago e si allea con il reporter Dan Velasquez (Wagner Moura) per trovare l’assassino. Come spesso accade nelle serie sulla ragazza morta, si sconfina presto nel sovrannaturale: la realtà di Kirby muta improvvisamente e di continuo, tanto da costringerla a tenere un diario in cui annotare dove lavora, con chi convive, se il suo animale domestico è un cane o un gatto.

Per almeno la prima metà, la serie cattura decisamente l’attenzione: il mistero narrativo è intricato ma interessante, la chimica tra Moss e Moura è molto forte, l’ambientazione nei primi anni ’90 è curata e attraente. Quando i nodi cominciano a sciogliersi, però, si resta perplessi: non volendo fare spoiler, mi limiterò a dire che la soluzione del mistero sembra una trovata del tutto arbitraria e lascia parecchi interrogativi sulla sua interpretazione, su quali siano davvero i temi che la serie intendeva affrontare.

Shining girls, Silka Luisa, Apple tv+, dal 29 aprile

Fonte: Il Sole 24 Ore