La leadership Visottica nella componentistica, mix tra ricerca e stile

I risultati e le strategie 2021 di Visottica confermano – ammesso ce ne fosse stato bisogno – la forza della filiera dell’occhialeria italiana, leader nel mondo non solo grazie ai grandi nomi del settore (Luxottica, Safilo, Marcolin e De Rigo), ma anche alle centinaia di aziende della componentistica. Una filiera concentrata nel distretto intorno a Belluno e che si ritroverà al Mido, la più importante fiera di settore, che torna in presenza con 650 espositori, dopo due edizioni cancellate causa Covid.

«Il 2021 è stato un anno molto positivo, un periodo di progetti realizzati e di grandi investimenti – spiega Rinaldo Montalban, presidente di Visottica, fondata in Cadore nel 1947 –. Il fatturato è salito del 46% a 86 milioni, un dato legato anche ai ricavi delle società portate a consolidamento durante lo scorso esercizio: Ookii, Matrix ed Eurodecori, tre acquisizioni che ci permettono di guardare al 2022 e oltre con un certo ottimismo».

Nella componentistica per occhiali “di base” Visottica ha una quota di mercato elevatissima, per crescere servivano altre strade, sottolinea Montalban. «Eurodecori è una realtà bellunese specializzata nella produzione e lavorazione di particolari in zama, una famiglia di leghe in zinco – racconta il presidente di Visottica –. Ookii invece è famosa per la micromeccanica di precisione e Matrix è leader nella produzione di componenti Mim (Metal injection molding) e microfusione. Con queste acquisizioni abbiamo ampliato le competenze tecniche e il know how, mettendo a disposizione dei nostri clienti moltissime tecnologie differenti».

Il distretto veneto dell’occhialeria è un’eccellenza del made in Italy e la leadership globale nel medio e alto di gamma è legata a un mix di estetica e funzionalità, in tutta la filiera, non solo nel prodotto finito, le montature da sole e da vista. «Mantenere la leadership non è facile e in un certo senso non lo è neppure crescere, perché nel nostro distretto cominciano a mancare le competenze – aggiunge Montalban –. Molte aziende fanno formazione interna e ci sono progetti con scuole e istituti tecnici, ma il rischio di non trovare le figure necessarie, a tutti i livelli, è concreto».

Nel 2021 sono proseguiti anche gli investimenti sulle attività core dell’azienda: «Cinque dei nove milioni di euro investiti sono andati a supporto della produzione, 1,5 milioni alla ricerca e sviluppo – conclude il presidente di Visottica –. Per il 2022 non escludiamo altre acquisizioni: certo, ci sono le incognite geopolitiche e i problemi con i flussi commerciali da e per la Cina, ma il locale distretto dell’occhialeria non ha di fatto mai subito lockdown e speriamo che non succeda nei prossimi mesi».

Fonte: Il Sole 24 Ore